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  • Tentativi di truffa su WhatsApp a Poggio Sannita, segnalazione alla Polizia Postale

    Un tentativo di truffa telematica posto in essere, da ignoti, attraverso il più diffuso canale di messaggistica, cioè WhatsApp. Succede a Poggio Sannita, dove a cadere nella rete degli imbroglioni è la famiglia dell’ex sindaco e attuale consigliere comunale di minoranza, Tonino Palomba.

    E’ lo stesso Palomba ad avvisare pubblicamente i suoi concittadini e tutti i suoi contatti, dopo aver formalizzato la segnalazione alla Polizia Postale di Isernia: «Attenzione prego. Non aprite e non rispondete a messaggi di testo whatsapp richiedenti codici da parte di mia moglie o da parte di altri vostri contatti, perché si tratta di una frode. Un hacker si è introdotto sul profilo “rubandolo” e reinstallando l’account su altro dispositivo. – spiega Palomba – I messaggi vengono replicati in automatico e all’insaputa del mittente, mia moglie ha disinstallato WhatsApp, ma i messaggi vengono inviati lo stesso. Scusateci, – chiude l’ex primo cittadino – ma comprenderete che non è dipeso dalla nostra volontà, contiamo di risolvere il problema appena possibile, vi terremo aggiornati».

    Truffe del genere riescono meglio, dal punto di vista dei truffatori si intende, proprio nelle piccole comunità di montagna, come quella poggese appunto, dove tutti si conoscono e ci si fida del messaggio ricevuto. Le Forze dell’ordine non si stancano di ripetere che qualsiasi richiesta di codici, credenziali bancarie e simili non sono altro che truffe. Proprio la Polizia Postale, in questi giorni, ha messo in guardia contro il link truffa di WhatsApp.

    «Attenzione al link inviato da un contatto presente nella vostra rubrica accompagnato da un messaggio tipo “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”, – spiegano gli agenti della Polizia Postale – è un tentativo di phishing per sottrarre i dati e rubarvi l’identità. Infatti, rispondendo al messaggio potreste restare vittima di una truffa». In sostanza il codice inviato consente ai cybercriminali di impadronirsi dell’account WhatsApp e di sfruttare il servizio di messaggistica per compiere ulteriori truffe. Utilizzando il numero di telefono della vittima, inoltre, i malviventi potrebbero avere accesso ai contatti salvati nella rubrica e innescando, così, una sorta di “catena di Sant’Antonio”.

    La Polizia postale sull’argomento fornisce alcuni consigli: i codici che arrivano per sms sono strettamente personali e non vanno mai condivisi, anche se richiesti da un nostro contatto o da un amico o un familiare; non bisogna mai cliccare su eventuali link presenti negli sms; è consigliabile attivare la “verifica in due passaggi” disponibile nell’area “impostazioni-account dell’App” che ci permette di inserire un codice personale a sei cifre, che il sistema ci richiede al primo accesso e per tutte le operazioni di modifica che andremo a effettuare sul nostro profilo; se siamo caduti nella frode è necessario avvisare subito i nostri contatti di quanto ci è capitato in modo che non diventino potenziali vittime della catena. Ed è esattamente quello che ha fatto Tonino Palomba.

    Come fare per recuperare il proprio account: accedi a WhatsApp con il tuo numero di telefono e verifica il numero inserendo il codice a sei cifre che ricevi tramite sms; una volta inserito il codice, chiunque stia usando il tuo account verrà automaticamente disconnesso. Ti potrebbe anche essere richiesto di fornire il codice della verifica in due passaggi. Se non conosci il codice, la persona che sta usando il tuo account potrebbe aver attivato la verifica in due passaggi. Per ogni segnalazione è possibile mettersi in contatto con la Polizia postale attraverso il portale poliziadistato.it.

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