Giancarlo Giorgetti e Andrea Abodi non sono due scappati di casa, sono ministri in carica del Governo di questo sgangherato Paese e quindi hanno il dovere morale e civile, politico se si preferisce, di rispondere del proprio operato ai cittadini che pagano i loro lauti stipendi e anche alle domande dei giornalisti che incarnano e rappresentano l’opinione pubblica. Invece nella mattinata di oggi, ad Agnone, in occasione della inaugurazione di un qualunque palazzetto dello sport, i due alti rappresentanti del Governo Meloni hanno deciso di snobbare i giornalisti presenti, evitando di incontrarli proprio per non rispondere alle loro domande.

La cosa appare ancor più singolare perché l’ufficio stampa del Comune di Agnone, che ha organizzato l’evento odierno, al quale hanno partecipato prefetti, vescovi, generali, sindaci e autorità vere o presunte di vario tipo e grado, quegli stessi giornalisti, nei giorni scorsi, li hanno non solo convocati, ma addirittura accreditati e muniti di pass stampa. Di grazia: perché ci convocate e ci accreditate e poi non ci consentite di fare il nostro mestiere, che è quello di fare domande ai politici presenti?

Probabilmente il Comune non ha colpe, nel senso che la decisione di evitare come la peste i cronisti è stata presa dallo staff strapagato dei due Ministri. E non certo per motivi di sicurezza, atteso che i giornalisti non sono energumeni e non avevano alcuna intenzione di aggredire i rappresentanti del Governo centrale, ma solo di porre loro qualche domanda, scomoda magari, ma comunque legittima in un’ottica democratica di libera circolazione di idee.

L’arroganza dei ministri che evitano i cronisti è una caduta di stile alla quale l’Italietta repubblicana è ormai abituata. Non stupisce che siamo nei bassifondi della classifica internazionale dei livelli di libertà di stampa.

L’unica cosa da fare sarebbe di “bucare” deliberatamente la notizia della presenza, ad Agnone, di due Ministri per tagliare il nastro di un palazzetto dello sport. Sarebbero bastati il sindaco, il parroco e al massimo il sagrestano e magari, questi ultimi, avrebbero anche incontrato i giornalisti e risposto alle domande dei cronisti.
Francesco Bottone