• In evidenza
  • Quando Agnone toccò il cielo con un dito: 23 anni fa la notte che cambiò la storia del volley molisano

    Agnone, 25 maggio 2002. Ore 23:01. Un attimo sospeso nel tempo. Il pallone vola alto, scagliato con ferocia e fede da Daniele Marini, opposto romano con il fuoco negli occhi. Tocca terra. Punto. Vittoria. Leggenda. In quell’istante, Agnone viene catapultata nell’olimpo della Serie A2 del volley nazionale. Un miracolo sportivo che prese forma in gara tre dei playoff contro la Milani Rende, davanti a un palazzetto colmo fino all’ultima gradinata, in un’atmosfera da battaglia epica.

    A guidare la Drink Cup Agnone, una squadra costruita con cuore e intuizione, il casertano Massimo Monfreda, supportato dal vice Paolo Piccirillo. Una formazione forgiata con uomini veri: il veneto Alessandro Rigo, Daniele Rossi, il fantasma Vittorio Torelli, il grillo Manuel Bacci, Cortina, il carismatico Mario Bonamici, il bombardiere Daniele Marini, Greco, Marino, Verona, Rogante e Fabio Ciao. Un gruppo capace non solo di vincere, ma di far sognare un intero popolo.

    Alla presidenza, Franco De Simone: uno dei pochi a credere sin dall’inizio in ciò che agli altri pareva solo una folle utopia. Ma il tempo, si sa, premia i visionari.

    Oggi, a distanza di ventitré anni, molte cose sono cambiate. Il vecchio palasport, che allora tremava di cori e speranze, ha lasciato spazio a una nuova struttura. Non c’è più la voce squillante e avvolgente di Maria Iadarola dagli studi di Radio Orizzonte Molise, l’emittente che, intuendo il valore dell’impresa, decise di trasmettere l’intera avventura dei playoff affidandosi al racconto in diretta di un giovane cronista alle prime armi, Maurizio d’Ottavio, affiancato dall’esperienza tecnica e dalla voce appassionata di Costantino Pierdomenico, esperto di volley. Una coppia inedita, ma perfetta per restituire alla radio ogni battito di quella notte.

    Ma soprattutto, non c’è più una squadra capace di incendiare un’intera regione con un pallone. Quella squadra. Quella Drink Cup Agnone che seppe trasformare un sogno sportivo in un riscatto collettivo.

    La stagione regolare 2001-2002 si chiuse con l’Asp Agnone al comando con 68 punti, davanti a Pistoia (63), Terni (53) e Olimpia Sant’Antioco (47). Poi vennero i playoff. Gara uno, al PalaBelsito, vide i cosentini del Rende sorprendere tutti con un 1-3. Ma la reazione fu immediata: in gara due, Agnone si impose con lo stesso punteggio in terra calabra. Si arrivò così alla “bella”.

    La madre di tutte le partite – Un duello al limite della tensione: 27-25, 19-25, 25-22, 25-23. L’impianto di località Tiro a Segno si trasformò in un girone dantesco. La coreografia iniziale da brividi, esaltata da un pezzo firmato da Antonino Morici, oggi caposervizio della WebTV della Gazzetta dello Sport.

    Alle 23:01, dopo due ore di gioco tesissimo, i fischietti La Mantia e Montanari di Ravenna sancirono la fine dell’incontro. Il campo letteralmente invaso in una festa collettiva, le lacrime mescolate agli abbracci. Per la prima volta Agnone e il Molise salirono in A2 con una squadra maschile.

    Costantino Pierdomenico, nel suo emozionante pezzo per Nuovo Molise Oggi, scrisse:

    “…il pubblico si infiamma, comincia ad inneggiare alla Serie A, ma il Rende non vuole saperne di mollare e così, anche il quarto set assomiglia a un romanzo mozzafiato (8-8). Sotto rete è lotta senza esclusione di colpi, Rossi e Torelli sono due giganti, Marini continua a fare il fenomeno e la Drink Cup allunga (20-17) e sogna ad occhi aperti (24-21). In tribuna Franco De Simone stringe forte il patron della Drink Cup, Fabio Morilli. Ormai non sta più nella pelle, pregusta già il trionfo. La Milani Rende non ci sta, recupera incredibilmente (24-23) ma non fa i conti con super Marini: la sua randellata è micidiale e fa salire tutti sul tetto della felicità. In campo si esulta e ci si spoglia. Tutti urlano la loro gioia. Monfreda e Piccirillo si abbracciano e piangono: sono lacrime da Serie A. Da sabato notte qui non si dorme più…

    Ci sono notti in cui si vince, e notti in cui si fa la storia. Quella del 25 maggio 2002, per Agnone e per il Molise, fu entrambe.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.

    Lascia un commento