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  • Ospedale, Greco svela il «piano occulto per chiudere il presidio sanitario» di Agnone

    «Nel corso dell’incontro pubblico ad Agnone abbiamo acceso un faro sulla verità, sulla trasparenza, sul diritto di sapere cosa sta davvero succedendo al nostro sistema sanitario. Perché se i cittadini non conoscono la verità, non possono difendere il loro diritto alla salute e la propria dignità».

    Così Andrea Greco, consigliere regionale, che nel pomeriggio di ieri, insieme ai colleghi Primiani e Romano, ha tenuto un incontro pubblico presso il teatro di Agnone sul tema scottante del ridimensionamento annunciato dell’ospedale cittadino.

    «È stato un pomeriggio intenso, vero, di confronto aperto e senza filtri. Un momento di sana discussione pubblica in cui i cittadini hanno preso la parola, e io con loro. – commenta Greco dopo l’incontro – Una cosa è da precisare: in Molise la sanità è gestita interamente dalla politica anche se vogliono farci credere il contrario. E sull’ospedale di Agnone, com’è scritto nero su bianco nel Pos 2025-2027, c’è un disegno prestabilito, architettato con un piano anche occulto, per chiudere un presidio sanitario fondamentale per l’alto Molise e le aree interne. Il motivo della chiusura, o del dimensionamento, è quello di volerci far credere che l’ospedale costa troppo e produce poco.

    Abbiamo sentito vertici sanitari che ci hanno tranquillizzato con i soliti “state sereni che Agnone non lo toccano”: parole pronunciate accanto a chi avrebbe dovuto chiedere con forza il ripristino del servizio di emergenza del 118, anche a costo di appellarsi ai Tribunali, se necessario. E invece no, troppi sono rimasti in silenzio. Mentre, in questi anni, ho prodotto decine di atti per difendere il ‘Caracciolo’, di cui uno in discussione in Consiglio regionale che spero sia approvato all’unanimità.

    Ma stavolta serve di più: per questo ho prodotto una proposta di delibera che trasmetterò a tutti gli amministratori dell’area e di cui chiederò l’approvazione nei rispettivi Consigli comunali per ribadire l’importanza strategica dell’ospedale di Agnone per l’alto Molise, in termini di sicurezza sanitaria e di tutela dei diritti costituzionali. Non è solo un atto simbolico ma un segnale forte di unità che bisognerà poi sottoporre al Ministero della Salute, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai commissari, al presidente Roberti, ad Asrem e al Consiglio regionale. Tutti i sindaci devono restare al fianco dei cittadini e difendere il diritto alla salute dei molisani.

    Dopodiché, se il Pos 2025-2027 dovesse essere approvato per come è stato presentato, insieme al collega Massimo Romano, sono pronto anche ad una battaglia giudiziaria per difendere il futuro della sanità in tutta la regione.

    Per me un impegno pubblico è un testamento con i cittadini: sono pronto a fare un tour itinerante, a creare un comitato dei comuni per poterci unire e portare avanti questa lotta. Il ‘Caracciolo’ deve restare ospedale di area disagiata e non una casa di riposo, così come vogliono fare. È ora di fare fronte comune per difendere il nostro ospedale».

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