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  • Agnone incoronata “Città del Folklore 2025”: la FITP celebra l’anima viva delle tradizioni molisane (video e foto)

    Il suono delle campane, il calore di una comunità raccolta intorno alla propria storia. In questa cornice di emozione e memoria, Agnone è stata ufficialmente proclamata “Città del Folklore 2025”, titolo conferito dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari (FITP) per l’alto valore culturale, antropologico e identitario delle sue manifestazioni, prima fra tutte la Ndocciata, patrimonio immateriale che da secoli illumina l’Alto Molise.

    La cerimonia, ospitata al teatro Italo-Argentino e curata dal gruppo Dragoni del Molise, presieduto da Maria Teresa Iarusso, si è trasformata in una celebrazione corale dell’anima molisana, intreccio di voci, memoria e orgoglio. Agnone prende il testimone di Termoli che l’anno scorso ha ricevuto l’identico riconoscimento.

    Nella sala ‘Paola Cerimele‘ a fare gli onori di casa il sindaco Daniele Saia, affiancato dal presidente nazionale della FITP Gerardo Bonifati, dal prefetto di Isernia Giuseppe Montella, dal tesoriere nazionale Antonio Coriglione, dall’assessore della Giunta Nazionale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, Michele Castrilli, nonché Domenico Meo e Giuseppe De Martino, profondi conoscitori delle radici storiche e tradizionali di Agnone. Presente tra gli altri anche Vincenzo Niro, Sottosegretario della giunta regionale del Molise.

    «La FITP assegna questo titolo ad Agnone per il suo straordinario valore culturale e per la capacità di tenere viva la tradizione non come museo del passato, ma come linguaggio vivo che parla al presente», ha dichiarato Bonifati, ricordando come la Ndocciata sia divenuta nel tempo un rito collettivo di appartenenza e continuità tra le generazioni.

    Il sindaco Saia, visibilmente emozionato, ha espresso gratitudine per il riconoscimento, sottolineando il ruolo fondamentale della comunità e delle associazioni locali: «Questo titolo è il frutto di una passione che non si è mai spenta. Il folklore è identità, è casa, è il modo in cui custodiamo la memoria e la trasformiamo in futuro».

    Il prefetto Montella ha evidenziato il valore civile del folklore come strumento di coesione e pace sociale, mentre Castrilli ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nel valorizzare e mettere in rete il patrimonio immateriale locale, aprendo nuove prospettive di promozione culturale e turistica.

    Gli interventi poi dello studioso Domenico Meo e del padre del folclore moliasano, De Martino, per tutti Peppè, hanno offerto una riflessione profonda sul significato della tradizione e sulla necessità di trasmetterla alle nuove generazioni. «La ‘Ndocciata è un racconto che attraversa i secoli – ha ricordato Meo – una fiamma che unisce passato e presente».

    Nel corso della cerimonia, il tesoriere Coriglione ha sottolineato il forte legame della FITP con il Molise, terra che custodisce un patrimonio popolare tra i più autentici d’Italia.

    Applausi e commozione hanno accompagnato la consegna della targa ufficiale di “Città del Folklore 2025” nelle mani del sindaco Saia. La manifestazione si è conclusa con un momento musicale curato dai gruppi locali aderenti alla FITP, tra cui i Dragoni del Molise, A’ Shcaffette di Termoli e il Gruppo folklorico Città di Isernia, con la partecipazione di delegazioni provenienti da tutta la regione.

    Nel suo intervento finale, Saia ha annunciato una serie di iniziative per il 2025 dedicate alla valorizzazione del patrimonio immateriale: mostre fotografiche, incontri tematici, un festival del folklore e la digitalizzazione dell’archivio delle tradizioni agnonesi.

    «Vogliamo che questo titolo diventi un laboratorio permanente di cultura popolare – ha concluso – perché il folklore resta vivo solo quando diventa futuro».

    Con la proclamazione di Agnone “Città del Folklore 2025”, la FITP riconosce ufficialmente ciò che gli agnonesi sanno da sempre: nella fiamma della Ndocciata arde l’identità di un popolo che continua a camminare insieme, tra memoria e speranza.

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