Una vecchia croce che attraversa lo spazio e il tempo e ora viene ricollocata lì dove le generazioni precedenti l’avevano innalzata. Il futuro ha radici antiche, sta scritto da qualche parte ed è questo adagio ad aver animato la comunità di Belmonte del Sannio che, nei giorni scorsi, ha restituito vita e decoro ad un manufatto di oltre settanta anni fa.

Spiega quanto accaduto in paese il vicesindaco, Dalio Mastrostefano: «La vecchia croce torna a splendere. Negli anni ’50, in località Crocelle, fu eretta una croce in legno di quercia, tagliata nell’occasione dal nostro concittadino Amadio Di Filippo e lavorato dal falegname dell’epoca Montalbò. Per anni i contadini l’hanno salutata segnandosi passandovi davanti nel loro percorso verso i campi. Un piccolo segno di fede e protezione verso quella che era la vecchia strada rurale. Col tempo, la croce andò persa, ma rimanendo viva nei ricordi. Dopo diversi anni fu ritrovata e conservata da Gabriele Mastrostefano. Finalmente oggi, grazie al preciso restauro di Michele Ricci e Sandra Di Riscio la croce torna finalmente al suo posto, riportando alla luce ricordi, fede, tradizione e unione tra passato e presente».
Alla posa e benedizione della croce ha preso parte anche il cardinale di Santa romana Chiesa, Gerhard Ludwig Müller, recentemente insignito della cittadinanza onoraria di Belmonte del Sannio.