Si è svolto questa mattina, nella sala consiliare di Palazzo Berta, l’incontro tra amministratori di vario livello e rappresentanti dei comitati per discutere le criticità del sistema sanitario regionale e il nuovo Piano operativo sanitario 2025-2027.
A seguito dei numerosi interventi, si è deciso di procedere con un piano d’azione a tutela degli ospedali e dei servizi sanitari della provincia, un piano suddiviso in quattro linee: azione giudiziaria congiunta contro i tagli, osservazioni al Pos da discutere nella Conferenza dei Sindaci di martedì 18 novembre, dialogo con le parti politiche e manifestazione da portare a Roma organizzata insieme ai comitati.

«È stato un confronto proficuo. Ringrazio – ha commentato il presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia – tutti i partecipanti. Siamo arrivati a proposte d’intervento concrete a tutela di cittadini e dei territori. Procederemo anche a costituire un comitato organizzativo con funzioni di coordinamento per mettere a terra nel minor tempo possibile tutte le iniziative concordate».

All’incontro sono stati invitati i sindaci molisani, i consiglieri provinciali di Isernia, i presidenti Francesco Roberti e Quintino Pallante, i consiglieri regionali, i parlamentari eletti in Molise e i comitati a difesa della sanità pubblica.

Alcuni invitati, pur impossibilitati a partecipare per impegni precedentemente assunti, hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa. A essere presenti i sindaci (o loro delegati) di: Agnone, Pescolanciano, Carovilli, Cerro al Volturno, Rocchetta a Volturno, Capracotta, Isernia, Roccamandolfi, Forlì del Sannio, Longano, Vastogirardi, Filignano, Castelpetroso, Castel del Giudice, Monteroduni, Macchiagodena, Carpinone, Pescopennataro, Frosolone, Sessano del Molise, Miranda, Pietrabbondante, Sesto Campano, Rionero Sannitico, Campobasso, Venafro e Colli a Volturno.

Alla riunione anche i consiglieri regionali Andrea Greco, Vittorino Facciolla, Micaela Fanelli, insieme a diversi consiglieri provinciali, i rappresentanti dei comitati “Il cittadino c’è” e “Sanità bruciata” e numerosi esponenti politici locali.