AGNONE – “Sono i nostri eroi”. Rivolgendosi ai Vigili di fuoco, li ha definiti così Linda Marcovecchio, vice sindaco di Agnone nel suo intervento in piazza Unità d’Italia. Nel ricordare ai presenti l’umanità, l’impegno, la professionalità a costo della loro vita, l’amministratrice di Palazzo San Francesco ha inteso ricordare le ultime emergenze che li hanno visti protagonisti come nell’isola di Ischia.
Nella cittadina altomolisana hanno sfilato lungo le principali strade cittadine in duecento per la XV edizione del raduno interregionale Abruzzo-Marche e Molise organizzato dall’associazione nazionale Vigili del fuoco (sezione di Isernia). Un evento che ha visto la presenza di molti vigili in congedo, ausiliari e discontinui ancora legati al corpo più amato dalla popolazione italiana. E’ quanto ribadito dall’ingegnere Luigi Giudice comandante provinciale di Isernia.
“Se oggi il corpo nazionale dei Vigili del fuoco è il più apprezzato dagli italiani – ha detto Giudice – lo deve principalmente a quanti non si sono mai risparmiati durante le calamità che hanno sconvolto nel corso degli anni il nostro Paese”. Inoltre il comandante provinciale in procinto di lasciare Isernia, ha sottolineato l’importanza dei distaccamenti, presidi vitali nei lunghi periodi invernali e in estate quando ci si trova impegnati a domare vasti incendi spesso anche oltre i confini geografici di competenza come accaduto quest’anno.
Sicurezza e prevenzione restano i punti su cui battere ha aggiunto Giudice che poi ha annunciato l’arrivo del gatto delle nevi al distaccamento di Agnone. Un mezzo necessario per interventi salvavita durante la stagione invernale. Con Giudice sul palco anche il presidente dell’associazione nazionale Vigili del fuoco Gianni Andreanelli e Luigi Longo, presidente provinciale del sodalizio. Poi sono entrati in scena i Saf (gruppo Speleo Alpino Fluviale) che hanno eseguito due spettacolari dimostrazioni le quali hanno strappato applausi al numeroso pubblico presente. Di mezzo la deposizione di una corona al monumento dei Caduti di Piazza Unità d’Italia sulle note dell’inno di Mameli. La giornata si era aperta con la santa liturgia officiata dal vescovo di Trivento, monsignor Domenico Angelo Scotti nella chiesa madre di San Marco ed si è conclusa con un conviviale al ristorante Le Panche di Pescopennataro.