ANSA) – CAMPOBASSO, 27 SET – I nativi digitali hanno bisogno di imparare a impugnare una penna per scrivere, ma prima di tutto bisogna insegnare ai docenti come trasmettere ai ragazzi questa funzione che fino a qualche decennio fa era tra le cose più comuni del pianeta, e da millenni. Ci ha pensato una scuola di Campobasso, la ‘Igino Petrone’ presa ad esempio nazionale per testare questa regressione e mettere mano, nel vero senso della parola, ad un recupero di una fondamentale manualità messa in crisi da cellulari e computer. Stampatello e pollice come unici sistemi di comunicazione visiva, mentre “negli ultimi anni – osserva la vice preside Teresa D’Elisa – con l’utilizzo dei mezzi multimediali forse si è perso il senso dell’importanza della scrittura ed è anche cambiato il linguaggio. Abbiamo notato anche una difficoltà maggiore nella produzione del pensiero”. Ed ecco l’iniziativa in collaborazione con una multinazionale che produce matite e penne, perchè chi scrive bene, pensa bene.
Se non scrivi non pensi: tenere in mano una penna, corsi a nativi digitali
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