Giovani Agnonesi: dedichiamo la nuova villa a Filippo
Manca meno di un mese alla Pasqua, occasione per ripercorrere la Passione di Cristo insieme ai Giovani Agnonesi.
Anche quest’anno, infatti, il gruppo di attori amatoriali diretti da Fabio Verdone si esibiranno sul palco dell’Italo-Argentino ma, dicono dallo staff, questa volta sarà tutto diverso. “Cambia tutto” attacca Verdone “In sala potrete vivere la Passione vera, nel senso che quasi vivrete il dolore. Credo che già l’apertura vi sorprenderà. Per non parlare del seguito…”
Ci svela qualcosina?
“Bé, innanzitutto quest’anno abbiamo optato per un mix di film. Abbiamo fatto un montaggio tra più pellicole per ottenere un effetto migliore. Dunque le voci cambieranno ma si adatteranno alla scena e al contenuto emotivo di questa.”
Per quanto riguarda gli attori, tra i protagonisti ci saranno Cristo (Giovanni Fossaceca), la Madonna (Rossella Di Mario, new entry) e Pietro (Paolo Spadanuda). Ai costumi, un’esperta Luciana De Michele e al trucco Luciana Cerbasi, entrambe ormai fisse nell’affollatissimo staff. “Purtroppo” commenta il regista “quest’anno è venuta a mancare una delle storiche presenze del nostro entourage. Filippo Ciccotosto ha sempre contribuito. ‘Dobbiamo farlo per Agnone, Fabio’ mi diceva ogni volta” continua a raccontare Verdone “È stato un duro colpo per la cittadina e per la cittadinanza per questo noi vorremmo dedicare la Passione del 2014 al nostro amico e collaboratore Filippo che era diventato parte della famiglia dei Giovani Agnonesi. Anche per questo, infatti, gli amici più cari di Filippo saranno con noi quella sera (il 19 aprile) e parteciperanno entrando in scena.”
Abbiamo anche letto che lei e il suo gruppo non solo vorreste dedicare a Filippo lo spettacolo ma anche qualcos’altro. Le va di parlarcene?
“Come dicevo prima, Filippo ha sempre dato il suo contributo nelle nostre rappresentazioni. Lavorava gratis per la comunità, per quelle due ore in cui si andava in scena. Il lutto è del paese e noi avevamo pensato di avanzare una richiesta: perché non intitolare un’area del paese al nostro hair stylist? Si pensava, per esempio, alla nuova villetta comunale dove ha avuto luogo la nostra prima Via crucis. Sarebbe un piccolo gesto per una grande persona.”
di Giovanni Giaccio