«Reputiamo fuori luogo e illogiche le recenti dichiarazioni del ministro Centinaio che vuole aumentare di un mese la finestra per la caccia dei cinghiali, implementare il numero per la caccia di selezione e trasformare la fauna selvatica in un prodotto finale destinato anche alla ristorazione. Al pari del collega di partito Matteo Salvini, l’esponente leghista si conferma grande amico delle lobby venatorie e falso difensore dei diritti animali. Una delusione politica e istituzionale che ha fatto storcere il naso a migliaia di animalisti. Rivoluzione Animalista crede fortemente che non sia necessario abbattere cinghiali per risolvere il problema: al fine di evitare l’espandersi dell’emergenza e di vedere questi animali aggirarsi nei centri abitati, basterebbe mantenere i luoghi puliti, decorosi, senza immondizia, e utilizzare strutture di protezione adeguate; inoltre, sarebbe necessario avviare un vasto monitoraggio delle aree boschive, circoscrivere i branchi di cinghiali, e utilizzare sistemi contraccettivi, come sperimentato in altre nazioni. Invece di sparare ad effetto, dunque, dal ministro Centinaio ci aspettiamo più che altro risposte sensate».
Così, in una nota, il segretario nazionale di Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.