AGNONE – Hanno riportato ferite per fortuna non gravi i due uomini agnonesi rimasti coinvolti nell’incidente di sabato pomeriggio alle porte di Agnone all’interno della galleria. E l’incidente rilancia le polemiche sulle infiltrazioni di acqua in quella strutture. Una problematica segnalata da tempo, anche a mezzo stampa, ma rispetto alla quale non si è ancora trovata una soluzione. Le infiltrazioni di acqua, presumibilmente dalla calotta della galleria, creano un pericoloso rivolo proprio nel mezzo della carreggiata. Evidentemente il canale di scolo ai bordi della carreggiata, la cosiddetta cunetta, non riesce a drenare l’acqua, forse per via dei detriti accumulatisi al suo interno. Basterebbe una mezza giornata di pala, non servono appalti da milioni di euro, per ripulire quella cunetta. E così l’acqua straborda, si mescola al terriccio che si crea sulla strada, e si trasforma in un impasto viscido e pericoloso, come dimostra chiaramente l’incidente verificatosi nella serata di sabato, che solo per un caso fortuito non ha avuto esiti più gravi. Una problematica che va avanti da anni. In passato, ad esempio, la galleria “Monte Civitelle” è stata chiusa per la formazione di stalattiti di ghiaccio nel periodo invernale. Problema sempre legato alle infiltrazioni. «Paghiamo solo le tasse, senza avere un minimo di manutenzione sulle strade provinciali. – commentano amareggiati gli utenti della strada di Agnone – La perdita di acqua all’interno di quella galleria è un problema risaputo, risale ad anni, ma non sono mai stati presi provvedimenti. Già le strade sono un disastro, piene di buche e avvallamenti, se ci si aggiunge anche un fiume d’acqua proprio nel bel mezzo della carreggiata ecco che ci sono tutti gli ingredienti per causare incidenti, come infatti è avvenuto».
Acqua in galleria: problema segnalato da anni, nessun provvedimento
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