MONTERODUNI – Ancora un sequestro degli uomini del Corpo forestale dello Stato che hanno eseguito la misura cautelare disposta dal GIP presso il Tribunale di Isernia, su richiesta del Sost. Procuratore, dott. F. Scioli, a capo delle indagini in corso a seguito di accertamenti su un’area ubicata in comune di Monteroduni, dove è stato distrutto circa mezzo ettaro di bosco.
Le indagini condotte dagli uomini del Comando stazione forestale di Monteroduni, coadiuvati dal Nipaf del capoluogo, erano partite qualche mese fa ed avevano portato alla denuncia del titolare di una nota azienda vitivinicola che, al fine di impiantare un nuovo vigneto, aveva distrutto un ecosistema naturale col disboscamento di un’area vincolata. Il tutto in assenza delle autorizzazioni che la normativa ambientale richiede in materia paesaggistica e di tutela delle risorse forestali. Lo stesso titolare, peraltro, era stato già deferito all’Autorità giudiziaria per aver in precedenza gravemente danneggiato l’area di interesse archeologico situata in località “Santa Maria Altissima”, per le stesse finalità.
In entrambi i casi, le autorità competenti avevano immediatamente disposto la sospensione dei lavori e diffidato il legale rappresentante dell’azienda dal compiere ulteriori interventi sulle aree disboscate. Tuttavia, nonostante il provvedimento di sospensione dei lavori emanato dall’autorità competente, l’azienda, incurante delle conseguenze ed in spregio alle disposizione dell’autorità, ha proseguito i lavori non autorizzati mediante l’uso di mezzi meccanici. A seguito di tutto ciò la Procura, informata dei nuovi fatti ed al fine di impedire la perpetrazione dell’attività illecita, ha chiesto ed ottenuto il provvedimento di sequestro preventivo che è stato eseguito dal personale del Corpo forestale dello Stato appartenente alle stazioni di Monteroduni e Colli a Volturno.