AGNONE. Cori razzisti nei confronti dei calciatori dell’Olympia Agnonese, mano pesantissima del giudice sportivo nei confronti del Tolentino destinatario di una multa da duemilacinquecento euro più una gara da disputare a porte. I fatti si sono verificati domenica scorsa in occasione della gara di serie D disputata sul rettangolo marchigiano tra i padroni di casa e la formazione molisana che all’indomani di quanto accaduto, tramite un comunicato stampa, ha denunciato: “Una bruttissima pagina di sport quella vissuta a Tolentino, che ha racchiuso tutto il peggio del calcio. Alla fine della gara, i nostri tifosi (una ventina) sono stati accerchiati e aggrediti dagli spettatori locali. Lo stesso è avvenuto in campo nei confronti degli atleti granata e addirittura del direttore di gara. Tutto documentato da video, che macchiano la civiltà e la storica ospitalità della Terra marchigiana. La sola colpa è stata quella di festeggiare la vittoria conquistata sul campo, come avviene in tutti gli stadi del mondo. A fare da contorno l’esplosione di una bomba dietro la porta granata e i cori razzisti verso un nostro calciatore di colore. Comportamenti deprecabili, inqualificabili, da condannare fermamente. La Polisportiva Olympia Agnonese da 13 stagioni milita nel campionato nazionale di serie D e ospita le gare interne in uno dei primi stadi senza barriere, dove non si sono mai registrati atti di violenza o aggressioni fisiche. Riservandosi ogni azione a tutela dei tesserati e della propria onorabilità, la società prende atto del post pubblicato e della telefonata fatta dal presidente del Tolentino, Marco Romagnoli, al presidente Marco Colaizzo per formalizzare le scuse personali e della società per l’incivile e inaccettabile comportamento”. Ma non è tutto, perché dal bollettino del giudice sportivo si evince la squalifica per sei giornate al tecnico del Tolentino, Andrea Mosconi, reo di aver minacciato e spintonato a fine gara l’arbitro, la signora Graziella Pirriatore di Bologna. Altra squalifica fino al 4 dicembre quella comminata al presidente del Tolentino, Marco Romagnoli per aver rivolto frasi ingiuriose ai danni della giacchetta nera emiliana al triplice fischio finale. Ed ancora: due giornate al difensore, Claudio Labriola (frasi ingiuriose e intimidatorie alla terna arbitrale) e una giornata di squalifica a Simone Di Domenicantonio per aver scaraventato un cartellone pubblicitario in segno di protesta.