Aveva poco più di 19 anni il maggiore Władysław Dąbrowski del 15º Reggimento polacco dei Lancieri di Poznań quando l’8 aprile 1944 giunse a Capracotta per dare il cambio al 6º Battaglione di Fanteria della II Brigata Tiratori dei Carpazi (anch’esso polacco) nelle azioni di pattugliamento degli Alleati lungo la linea del fronte sul fiume Sangro durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il reggimento fu successivamente trasferito, all’inizio di maggio, a Cassino, dove prese parte alla quarta e decisiva battaglia degli alleati contro i tedeschi che si concluse con lo sfondamento della linea Gustav. Fu proprio in quell’offensiva che caddero numerosi soldati polacchi, molti dei quali avevano prestato servizio fino a pochi giorni prima proprio nella zona di Capracotta.
«In occasione delle celebrazioni dell’81º anniversario di quella storica battaglia, abbiamo incontrato il maggiore Dąbrowski a Cassino. – spiega il sindaco Candido Paglione – A 101 anni, con lucidità e commozione, ha ricordato il periodo trascorso a Capracotta. Ci ha raccontato di essere rimasto colpito dall’abbondanza della neve, dalla distruzione del paese e, soprattutto, dall’umanità della popolazione che, pur segnata dalle ferite profonde della guerra, accolse con grande solidarietà le truppe polacche. Davvero emozionante per noi l’incontro di oggi: un’ulteriore occasione non solo per continuare a coltivare la memoria, ma anche per onorare il sacrificio di chi ha combattuto per la nostra libertà. Infatti, furono proprio i valori universali di libertà e di indipendenza a guidare l’operato dei soldati italiani e polacchi in quel freddo inverno di 81 anni fa».