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  • Attacchi agli sportelli ATM, la prefetto Lattarulo chiede di elevare i livelli di sicurezza passiva

    Si è tenuta ieri una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal prefetto Michela Lattarulo, cui hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze di polizia, i sindaci dei comuni di Termoli, Larino, Campomarino, Casacalenda, Guglionesi, Montecilfone, Montenero di Bisaccia, Petacciato, Portocannone, San Giacomo degli Schiavoni, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano e Ururi.

    Presenti al tavolo il coordinatore nazionale ABI – Ossif (Centro di ricerca sulla sicurezza anticrimine) ed il Responsabile Area Centro Tutela Aziendale di Poste Italiane.

    Al centro dell’incontro i recenti attacchi agli sportelli ATM del Basso Molise che hanno interessato da ultimo una Banca nel comune di Termoli, creando un rilevante allarme sociale nella popolazione oltre che disagi per l’interruzione del servizio.

    A seguito di una approfondita disamina del fenomeno i rappresentanti  di ABI e di Poste Italiane hanno assicurato la più ampia collaborazione anche attraverso la sottoscrizione di appositi protocolli volti ad elevare i livelli di sicurezza passiva, nonché nella sollecita attività di ripristino delle strutture danneggiate.

    Ampia soddisfazione è stata espressa dai sindaci per il costruttivo confronto sulla generale tematica della sicurezza, particolarmente importante in un’area, come quella in questione, esposta alle incursioni della criminalità itinerante.

    L’iniziativa si pone in linea con il confronto già realizzato con tutti i sindaci della provincia nell’ambito del ciclo di Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica decentrati sul territorio, volti ad individuare percorsi condivisi nell’interesse delle comunità locali.

    Il Prefetto Lattarulo, nel ringraziare le forze dell’ordine per il costante impegno e per i significativi risultati conseguiti, ha sottolineato l’importanza di mantenere sempre aperto il dialogo con i sindaci, al fine di modulare nel modo più efficace e condiviso la risposta alla domanda di sicurezza proveniente dalla cittadinanza.

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