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  • Atti persecutori e violenza domestica, due molisani nella rete della Polizia

    Nei giorni scorsi il Questore di Isernia, Ruggiero Borzacchiello ha adottato nei confronti di due cittadini isernini di anni 42 due provvedimenti di ammonimento per due casi riconducibili l’uno a riconducibili a veri e propri atti persecutori, l’altro per episodi di “violenza domestica”.

    Nel primo caso la vittima una donna isernina di anni 46, si presentava agli uffici dell’UPGSP della Questura di Isernia esasperata per il comportamento persecutorio del suo ex compagno che le provocava uno stato di ansia e paura tale da condizionarne la quotidianità.
    La professionalità degli operatori dell’UPGSP consentiva di acquisire la fiducia della donna, rassicurandola. Quest’ultima, infatti, presentava istanza di ammonimento nei confronti del suo persecutore. La vittima raccontava di aver intrapreso una conoscenza con il suo ex compagno, terminata da alcuni mesi ma, dal momento in cui il rapporto era stato troncato lo stesso ha iniziato a porre in essere una serie di comportamenti quali: pedinarla e seguirla in tutti i suoi spostamenti quotidiani, effettuare frequenti passaggi nei pressi della sua abitazione, tempestarla di telefonate ed sms. Tale condotta ha ingenerato uno stato d’ansia nella donna tale da rendere necessario il ricorso a cure sanitarie. All’esito della istruttoria posta in essere dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Isernia consistente nel riscontrare i fatti raccontati dalla vittima anche con numerose testimonianze, il Sig. Questore di Isernia ha emesso il provvedimento di ammonimento con la finalità di far desistere l’uomo dai comportamenti su descritti.
    Il secondo provvedimento di ammonimento  è stato emesso a seguito dell’istruttoria posta in essere dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Isernia nei confronti di un soggetto isernino con precedenti per lesioni personali e violenza privata nei confronti della coniuge di anni 37. Nonostante  la precedente condanna, l’uomo seguitava a tenere condotte lesive nei confronti della coniuge e della figlia minore cagionandole lesioni lievi e escoriazioni varie. All’esito dei riscontri effettuati veniva quindi emesso il provvedimento de quo  invitando il soggetto a tenere una condotta conforme alla legge.

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