Incidenti causati da fauna selvatica, importante e inedita sentenza del Tribunale di Campobasso che condanna la Regione Molise a risarcire il danno subito da un automobilista riconoscendo all’ente la responsabilità omissiva nella gestione dei selvatici.
Ne dà notizia l’avvocato Gaetano Litterio, originario di Castiglione Messer Marino, che spiega all’Eco: «Il ricorrente, mentre si recava sul proprio posto di lavoro a Termoli, la sera del 18 ottobre 2017, percorrendo la strada statale Sannitica, impattava con un grosso cinghiale il quale, tagliandogli repentinamente la strada, urtava contro l’autovettura arrecandogli danni per complessivi € 7.200, riuscendo a fuggire nella campagna limitrofa. L’uomo decideva pertanto di adire la competente Autorità giudiziaria chiedendo alla Regione Molise il risarcimento dei danni occorsi a seguito del sinistro con l’animale selvatico.
Il Tribunale di Campobasso, con sentenza n. 451 del 30.09.2020, nell’accogliere totalmente la domanda, respingeva ogni eccezione della Regione Molise, rappresentata in giudizio dall’Avvocatura distrettuale dello Stato. La sentenza, – spiega il legale – nell’imputare la responsabilità omissiva della Regione, rileva come la stessa abbia, da un lato “omesso di attivarsi concretamente e fattivamente nei controlli (…) sulla fauna selvatica” e, da un altro lato, “non ha provveduto ai cosiddetti abbattimenti mirati della stessa fauna ovvero alla caccia di selezione, né ha provveduto ad adottare un qualunque sistema di dissuasione al loro transito in determinati ambiti…”.
Di contro, rileva il Tribunale, alcuna condotta in ipotetica violazione del Codice della Strada è imputabile all’automobilista sulla base della documentazione prodotta ed acquisita al fascicolo. LO stesso Tibunale conclude disponendo la condanna della Regione Molise a risarcire il ricorrente per € 7.200 oltre alla refusione delle spese legali».