Da una trasmissione televisiva che fa esplodere i silenzi dei piccoli comuni italiani, arriva l’onda d’urto che scuote la politica romana: “Prova d’inchiesta” su La7, ideata e condotta da Alessio Giannone in arte Pinuccio, coadiuvato, tra gli altri, dal giornalista Andrea Gisoldi, ha acceso i riflettori sulle ferite profonde di territori dal Veneto alla Calabria, passando per Molise, Puglia, Campania e Basilicata. Mancanza di servizi essenziali, denatalità galoppante, spopolamento inarrestabile e infrastrutture assenti: questi i temi esplosi in tv, che hanno catturato l’attenzione del senatore di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre, spingendolo a coinvolgere il senatore PD Francesco Boccia per questo primo incontro epocale con i sindaci e lo stesso Pinuccio. Venerdì 5 dicembre, a Roma, nasce un evento per dare risposte dirette e concrete ai piccoli comuni dell’entroterra italiano.

La conferenza stampa si terrà nella Sala Caduti di Nassirya, Piazza Madama 11, alle 14, trasmessa in diretta su webtv.senato.it e YouTube del Senato. Aprirà i lavori il senatore Melchiorre, con interventi di Francesco Boccia, Pinuccio, Andrea Gisoldi e Virgilio Caivano, portavoce del coordinamento Piccoli Comuni.

Protagonisti assoluti i sindaci dei comuni sotto i riflettori della trasmissione: Fernando Scattone (Acerenza), Daniele Saia (Agnone), Antonio Caputo (Aquilonia), Giuseppe Telesca (Atella), Antonio Caggiano (Auletta), Pasquale Caffio (Banzi), Errico Borrelli (Belmonte del Sannio), Adriano Stefanoni (Bergantino), Alfonso Benevento (Bocchigliero), Santo Casile (Bova), Pasquale Freda (Buccino), Agostino Chiarello (Campana), Graziano Coscia (Carlantino), Pasquale Marchese (Castelluccio Valmaggiore), Monica Ferraccioli (Castelnovo Bariano), Antonio Pannunzio (Castelverrino), Massimo Venditti (Celenza Valfortore), Palma Maria Giannini (Celle di San Vito), Giovanni Tedeschi (Fornelli), Asia Trambaioli (vice Gaiba), Viviana Cervellino (Genzano di Lucania), Antonio Di Conza (Lacedonia), Anna Marchesini (Melara), Antonio Vella (Monteverde), Antonio Iuliano (Nusco), Domenico Barba (Pertosa), Giuseppe Orlando (Poggio Sannita), Massimo Loviso (Polla), Domenico Penna (Roccaforte del Greco), Pierpaolo Zavettieri (Roghudi), Rocco Mastroberti (Savoia di Lucania), Giovanna Pellican (Staiti), Antonio Tranfaglia (Taurasi). https://www.la7.it/prova-dinchiesta/rivedila7/prova-dinchiesta-23-10-2025-617029
Insomma, “Prova d’inchiesta” ha trasformato l’ironia tagliente di Pinuccio in un megafono per le periferie italiane, denunciando un’Italia interna al collasso demografico e infrastrutturale. Questo format ha non solo intrattenuto, ma catalizzato un dibattito nazionale, spingendo la politica a passare dalle parole ai fatti con un impegno bipartisan raro.

L’incontro si prefigge di non essere un evento isolato, ma l’avvio di un percorso strutturato contro lo svuotamento dei borghi: qui sindaci e parlamentari si confronteranno per politiche mirate su trasporti, sanità e incentivi demografici. È il momento di invertire la rotta, o i piccoli comuni rischiano l’estinzione: un appello al Paese per ridare vita ai cuori pulsanti d’Italia.