Episodi di bracconaggio, non meglio specificati, sarebbero stati posti in essere sul territorio dell’entroterra Vastese. E’ quanto dichiara, in una nota ufficiale, il presidente dell’Ambito territoriale di caccia del Vastese. E bocconi avvelenati, esche impregnate di sostanze tossiche, che sarebbero state disseminate sul territorio. Di tutto ciò, in realtà, non ci sono riscontri oggettivi: nessuna segnalazione di esche avvelenate risulta alle autorità locali né episodi di intossicazione da parte di cani da caccia. Pessolano, tuttavia, che pare bene informato e non teme di procurare allarmi più o meno fondati, invoca maggiori controlli sul territorio dell’entroterra Vastese.

In una lettera siglata dal presidente pro tempore dell’Atc Vastese, Angelo Pessolano, e indirizzata ai Carabinieri forestali, alla Polizia Provinciale e alla Regione Abruzzo, si fa esplicita richiesta di una attività di vigilanza e controllo sul territorio dell’ambito medesimo.
«Con la presente, – scrive Pessolano – sono a chiedervi di intensificare l’attività di vigilanza e controllo sul territorio dell’Atc Vastese ed in particolare nei Comuni dell’Alto Vastese (Borrello, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Palmoli, Rosello, Schiavi di Abruzzo, Tufillo) perché ci sono giunte diverse segnalazioni di attività di bracconaggio e, nelle zone di Castiglione Messer Marino, Schiavi di Abruzzo e Castelguidone, presenza di bocconi avvelenati».
