CAMPOBASSO. La segreteria regionale del Partito democratico, in una nota ribadisce l’importanza del presidio ospedaliero montano del ‘San Francesco Caracciolo’ di Agnone e sottolinea
“Bisogna salvare quei presidi sanitari nelle aree più difficili e per questo più fragili – scrive Alessandro Aceto, componente della segreteria regionale del Pd – dove la chiusura dell’ospedale sarebbe un colpo fatale allo stesso insediamento della popolazione, già provata da una condizione geografica ed ambientale di notevole disagio”.
“E’ il caso dell’ospedale di Agnone – prosegue Aceto – che raccoglie un bacino di utenza di una trentina di comuni montani a cavallo tra l’Alto Molise, l’Alto Vastese e l’Alto Trigno, disseminati in un’area montana e climaticamente ostile. Nella sciagurata ipotesi che tale utenza dovesse essere costretta a raggiungere il Pronto Soccorso di Isernia i tempi di percorrenza, già in condizioni normali, supererebbero i tempi previsti per un servizio di emergenza efficace”.
“Il PD molisano – sottolinea Aceto – ha già mostrato la propria sensibilità sull’argomento con l’interrogazione al Ministro della Salute rivolta dal deputato Danilo Leva. La stessa segreteria regionale affronterà la questione nella prossima riunione, prevista per lunedì 9 marzo, dove certamente non farà mancare il proprio sostegno a quelle popolazioni e a quei sindaci che oggi fanno appello per il mantenimento dell’ospedale di Agnone”.
“Quanto ai costi, la soluzione potrebbe venire dagli accordi con la Regione Abruzzo, data la localizzazione di confine dell’ospedale di Agnone – conclude – tenendo sempre presente che se ci sarà da fare delle scelte bisognerà farle in favore dei soggetti più deboli come si addice ad una politica di sinistra”.