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  • Caro bollette, un fondo straordinario per famiglie in difficoltà e imprese molisane


    Contrastare il vertiginoso aumento delle bollette energetiche e il caro trasporti istituendo un fondo straordinario, destinato ai nuclei familiari meno abbienti e alle piccole e medie imprese molisane.

    È quanto chiedono i portavoci del MoVimento 5 Stelle con una mozione depositata in Consiglio regionale.

    “Nel corso dell’ultimo trimestre, le bollette di luce e gas sono aumentate in maniera esponenziale, con costi persino triplicati rispetto agli anni precedenti. A risentire maggiormente dei rincari – rimarcano Greco, Nola, Manzo, Primiani, De Chirico e Fontana – sono proprio le famiglie a basso reddito, ma anche imprese e artigiani. Molti di questi potrebbero essere addirittura costretti a chiudere le attività, se non si interviene mitigando l’impatto dell’aumento dei costi. Il quadro generale, insomma, parla di una vera e propria emergenza sociale, che rischia di far collassare il nostro tessuto economico già alle prese con la mancanza di lavoro e con i costi delle materie prime lievitati alle stelle. Il Governo centrale vuole intervenire annullando gli oneri per la luce fino a 16KWh, nonché abbassando al 5% l’Iva sul consumo del gas per usi civici e industriali, fino a marzo 2022. Ma riteniamo che queste misure, sebbene opportune, non siano sufficienti per sostenere appieno le difficoltà dei consumatori e delle imprese molisane. In particolare se si sommano a questi problemi i minori guadagni dovuti all’emergenza sanitaria.
    Non bisogna poi dimenticare l’innalzamento dell’inflazione al 3% per tutto il 2022, come rilevato dal Codacons”.

    A questo punto, i 5 Stelle sottolinano come appare necessario e fondamentale intervenire con misure concrete da mettere in campo repentinamente anche a livello regionale. Quella di istituire un fondo straordinario appare la più percorribile. Per queste ragioni, chiediamo al presidente Donato Toma di trovare risorse in grado di ridurre il caro-vita, ripartendo i fondi da individuare con criteri di ordine reddituale. Ed ancora, di farsi portatore di questi problemi, già discussi in Conferenza Stato-Regioni e sui tavoli ministeriali competenti, in modo da trovare soluzioni che possano essere valutate a seconda delle differenti esigenze territoriali. E’ evidente – concludono – che in fatto di consumi di luce e gas il Molise, regione prevalentemente montuosa, non può essere paragonata ad altre dove oggettivamente c’è un minore impiego di energia, soprattutto per il riscaldamento in abitazione.

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