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  • Cocaina, crack ed eroina in casa: convalidato l’arresto, molisano finisce in carcere

    Convalidato l’arresto e disposta la custodia cautelare in carcere per l’uomo resosi responsabile di detenzione di stupefacenti.

    Si è svolta innanzi al Giudice delle Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, l’udienza di convalida relativa all’arresto di un Isernino eseguito dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia per detenzione di un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente. Il Giudice, accogliendo le richieste formulate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia, ha convalidato l’arresto applicando nei confronti del soggetto la misura della Custodia cautelare in carcere.

    In particolare nelle prime ore del mattino precedente i militari, coadiuvati da personale del Nucleo Carabinieri Cinofili di Chieti, hanno eseguito una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del soggetto, rinvenendo circa 38 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, nonché 1 grammo di crack ed 1 di eroina. Oltre lo stupefacente la perquisizione ha consentito di rinvenire e sequestrare un bilancino di precisione, del materiale abitualmente utilizzato per il confezionamento dello stupefacente in dosi e denaro contante in banconote di vario taglio.

    Durante la perquisizione l’uomo, alla vista dei militari, si è fiondato nella propria camera da letto probabilmente intenzionato a disfarsi dello stupefacente, tentativo comunque risultato vano grazie alla prontezza degli operanti che lo bloccavano mentre si chinava sotto il letto, luogo ove era celata parte della sostanza.

    Nonostante lo stupefacente fosse stato abilmente occultato sotto il pianale di una sedia e sotto il letto, non sfuggiva all’infallibile fiuto del cane ed ai meticolosi controlli eseguiti dal personale nel corso della perquisizione.

    Il soggetto, pertanto, è stato tratto in arresto e condotto presso gli Uffici del Comando Compagnia dei Carabinieri di Isernia per le incombenze del caso, per poi essere posto agli arresti domiciliari a disposizione della locale Procura della Repubblica in attesa dell’udienza di convalida che poi si è svolta.

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