• Editoriale
  • Conte: «Nessuna democrazia che non sia affidata a una organizzazione militare può sopperire con la massima efficienza agli effetti della pandemia»

    Da papà di tre alunni della scuola dell’obbligo mi sono preso la briga di leggere questo articolo dell’Agi (non Topolino, ndr) sulla didattica a distanza e in presenza.
    https://www.agi.it/…/conte-covid-scuola-presenza…/

    Ma siccome ho il maledetto vizio di leggere tutto, fino all’ultima riga, a differenza della quasi totalità dei possessori di smartphone con dito opponibile che si limita a guardare le foto, mi sono imbattuto, a circa metà articolo, in questo virgolettato del premier Peppino Conte: «Nessuna democrazia che non sia affidata a una organizzazione militare può sopperire con la massima efficienza agli effetti della pandemia».

    Una ovvietà, a pensarci bene, ma detta dal capo del Governo in carica, in un perdurante stato di emergenza nazionale, quella frase un po’ inquieta noi irriducibili negazionisti asintomatici e un po’ complottisti un tempo chiamati semplicemente e correttamente liberali

    Francesco Bottone

    P.S.: Il titolo è lunghissimo, tecnicamente un errore giornalistico, ma ho voluto riportare integralmente il virgolettato di Conte in modo da non imprimere al titolo stesso alcuna influenza, lasciando così totale libertà di interpretazione al lettore. Se avessi titolato, invece, avrei fatto qualcosa del genere: Pandemia e limiti della democrazia, dichiarazioni inquietanti di Conte.

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