Una vita dedicata al Comune, senza mai trascurare gli impegni familiari e la sua grande passione: il volley. Dopo 43 anni di servizio tra Palazzo Verdi e Palazzo San Francesco, Michele Cerbaso, a partire dal prossimo 1° novembre, godrà della meritata pensione. Sono oltre 270 i consigli comunali e i verbali stilati, passati tra le mani degli otto sindaci (Bruno Vecchiarelli, Remo Sammartino, Franco Marcovecchio, Franco Paolantonio, Gelsomino De Vita, Michele Carosella, Lorenzo Marcovecchio, Daniele Saia) con i quali ha collaborato, a partire dal lontano 1981, quando sulla poltrona più alta del Comune sedeva l’onorevole Bruno Vecchiarelli. Prima di entrare in servizio nelle stanze della casa comunale, Michele Cerbaso raccontava per Radio Agnone 1 i fatti che si svolgevano durante le assise comunali. Un segno del destino che lo ha portato a diventare un punto di riferimento per amministratori locali e cittadini.
“Trovare un collaboratore competente e premuroso non era cosa facile”, ha sottolineato la segretaria Teresa Miraldi, che durante l’ultimo consiglio comunale ha voluto salutare Cerbaso. “Ho avuto fortuna”, ha aggiunto, visibilmente commossa.
“Sapere che, al di là della porta, c’era sempre qualcuno pronto ad accorrere e risolvere ogni problema, offrendo anche un consiglio, una rassicurazione o una parola di conforto, è stato per me un grande sollievo. È stato sentirsi circondati da quel sostegno fondamentale che certamente ha contribuito a rendere l’azione amministrativa più efficace. Il suo impegno quotidiano è sempre stato orientato a costruire relazioni solide e a promuovere un ambiente di lavoro positivo. Quale amministratore, collega o cittadino non ha conosciuto Michele? E chi non ha apprezzato la sua dedizione, la sua cura, la sua pazienza, la sua passione e la sua straordinaria umanità? Michele ha fatto la differenza.Benigni diceva: ‘È segno di mediocrità dimostrare gratitudine con moderazione’. Ebbene – ha concluso la Miraldi – io posso dire di non essere moderata oggi: voglio esprimerti il mio grazie profondo per il tempo e l’impegno preziosi e proficui che ci hai donato. Voglio manifestarti la mia riconoscenza in questo contesto, che rappresenta il cuore e l’anima della città di Agnone. Semplicemente: grazie, Michele.”