La battaglia politica in difesa dell’ospedale di area particolarmente disagiata si sposta da Agnone e dall’Alto Molise nelle aule romane del Parlamento, dove si prendono le decisioni che ricadono poi sulla testa dei cittadini. Ne dà notizia la segretaria cittadina del circolo Pd, Agnese Guerrizio, la quale appunto comunica di aver interessato della vicenda tragicomica del declassamento del “Caracciolo” i vertici nazionali del partito democratico, i quali, a loro volta, si occuperanno della delicata situazione nelle sedi parlamentari.

In una nota, siglata dalla segretaria Guerrizio, il circolo del Partito democratico “Libero Serafini” di Agnone esprime la propria «profonda preoccupazione e la ferma opposizione alle notizie che stanno emergendo circa il nuovo Piano Operativo Sanitario (POS 2025/2027), predisposto dalla Struttura Commissariale e già inviato al Ministero della Salute».
«Sebbene la bozza non sia ancora stata resa pubblica e ufficialmente condivisa, – sottolinea Agnese Guerrizio – dalle indiscrezioni trapelate appare evidente la volontà di procedere alla riconversione e, dunque, al declassamento dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone in ospedale di comunità».
Una riconversione, di cui si parla da tempo in realtà, che oggi viene letta come un mero declassamento. Il nodo gordiano è rappresentato dalla necessità di avere, lì nella sede ospedaliera di Agnone, un Pronto soccorso pienamente operativo e un servizio di emergenza urgenza medicalizzato h24. Il resto, la denominazione della struttura, conta poco. E’ del tutto evidente che il declassamento da ospedale di area particolarmente disagiata sarebbe un duro colpo anche dal punto di vista politico per l’amministrazione comunale a guida Saia di cui il Pd è il partito di maggioranza relativa come scrivevano i cronisti parlamentari nell’altro secolo.

Ecco allora la levata di scudi anche da parte della segretaria Guerrizio: «Ci troveremmo di fronte a un atto gravissimo, che segnerebbe l’ennesimo passo verso lo smantellamento della sanità pubblica nel nostro territorio. – insiste la segretaria piddina – L’Alto Molise e l’Alto Vastese non possono essere privati del loro unico presidio ospedaliero: l’ospedale “Caracciolo” è stato riconosciuto come “Ospedale di Area Particolarmente Disagiata“, e tale status non è un titolo formale, ma un diritto concreto, non negoziabile, che deve tradursi in risorse, personale, servizi e reparti adeguati alle necessità della popolazione». Posizioni chiare, nette e perentorie, che poi devono però confrontarsi con la concretezza disarmante della realtà gestita dall’Asrem e con la solita, vera o presunta che sia, carenza di medici e altre professionalità intenzionate a prestare servizio presso la struttura di confine di Agnone.

«Né, tantomeno, si può giustificare questa scelta con il pretesto della carenza di medici o delle ristrettezze di bilancio. – argomenti infatti Agnese Guerrizio – La salute non è una variabile economica né può essere sacrificata a logiche di taglio e razionalizzazione. Per questo motivo, il circolo PD Libero Serafini di Agnone è già in prima linea e ha attivato i livelli locali, regionali e nazionali per scongiurare qualsiasi ipotesi di chiusura o ridimensionamento dell’ospedale “Caracciolo”. Stiamo lavorando insieme ai movimenti civici, alle associazioni, agli amministratori e a tutti i cittadini per mettere in campo ogni atto politico, istituzionale e di mobilitazione necessario a fermare la riconversione prevista dal Piano Operativo Sanitario. – e poi l’annuncio di una testa di ponte romana sulla quale fare affidamento – In questa battaglia abbiamo richiesto ed ottenuto il pieno coinvolgimento del partito nazionale, convinto della necessità di difendere la sanità molisana e il “Caracciolo”.

Grazie, infatti, all’impegno della responsabile nazionale sanità, Marina Sereni, sarà imbastita una strategia nazionale in difesa dell’ospedale di Agnone, che faccia da capofila per tutte le aree interne italiane e sarà presentata un’interrogazione parlamentare a sostegno del nostro presidio ospedaliero». Una spallata, dunque, alla struttura commissariale, quella assestata dal Pd agnonese, per il tramite degli esponenti nazionali del partito.

«Sul piano regionale, – continua la segretaria Guerrizio – i nostri consiglieri stanno già impegnando la Giunta con una mozione apposita in Consiglio regionale, affinché anche il massimo organo legislativo del Molise si esprima chiaramente in difesa dell’ospedale “Caracciolo”. Non possiamo permettere che un territorio già duramente provato venga privato di un servizio vitale. Questa è una battaglia di dignità e di giustizia per le nostre comunità. Non arretreremo di un solo passo».
Francesco Bottone