ANSA) – CAMPOBASSO – Una donna incinta, al quinto mese di gravidanza, è morta nella notte scorsa all’ospedale Cardarelli di Campobasso dopo essere stata in un primo momento dimessa. La giovane, una straniera di 33 anni, era arrivata al pronto soccorso dello stesso ospedale, per dolori all’addome, con perdite ematiche, come risulta da una prima ricostruzione. Secondo fonti interne all’ospedale, avrebbe negato la gravidanza.
Alla donna pare sia stata diagnosticata una cistite emorragica e, a quel punto, è stata dimessa. Poche ore dopo però la situazione è precipitata. In casa la giovane ha avuto un parto spontaneo e ha perso il bambino. Nella notte la nuova corsa al Cardarelli dove è arrivata in gravi condizioni ed è morta mentre i medici la stavano intubando. Sul caso della giovane, già mamma di una bimba di 5 anni, indaga la Polizia: è stata sequestrata la cartella clinica e sono state già sentite alcune persone informate dei fatti. La donna era incinta da almeno cinque mesi. Controlli interni all’ospedale circoscrivono il tempo a 25 settimane.
La Direzione sanitaria dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, coadiuvata dalla Unità aziendale di gestione del rischio clinico, ricostruisce in una nota la vicenda della giovane donna incinta morta ieri mattina affermando di aver “preliminarmente verificato la appropriatezza e la regolarità delle condotte in proposito mantenute”.
“La paziente, accompagnata in ospedale dai sanitari del 118 durante la notte per quadro clinico cui è stato attribuito codice di priorità verde – riferisce il direttore sanitario dell’ospedale, Luigi Di Marzio – è stata tempestivamente visitata dai sanitari in servizio presso il pronto soccorso. Ad essi ha riferito dolori addominali, negando gravidanza in atto; in assenza di qualsiasi ulteriore segno clinico è stata trattata per tale sintomatologia che, prontamente regredita le ha consentito di tornare al proprio domicilio dopo circa un’ora”.
Quindi la ricostruzione fornita dall’ospedale si sposta aieri mattina: “Nelle prime ore della giornata la paziente è stata nuovamente condotta in ospedale dai sanitari del 118 in stato preagonico conseguente a gravissimo stato di shock con midriasi, poiché rinvenuta esanime nel bagno di casa dopo aver espulso, all’insaputa dei familiari, un feto dell’apparente età gestazionale di circa cinque mesi. Immediatamente condotta in sala operatoria è stata intubata e sottoposta a manovre di rianimazione cardiopolmonare, che purtroppo non hanno ottenuto esito favorevole, comportando la constatazione dell’inevitabile decesso”.
Le salme sono a disposizione dell’autorità giudiziaria competente per gli accertamenti di rito.(ANSA).