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  • Elviro Litterio: l’uomo dei record dell’alto Molise spegne cento candeline, la sua storia è già leggenda

    Spegne oggi le cento candeline Elviro Litterio, nato l’8 ottobre 1925, l’uomo dei record dell’Alto Molise e autentica leggenda dello sci di fondo italiano. Un secolo di vita vissuto con la leggerezza della neve e la forza della montagna, con il passo lungo di chi non ha mai smesso di avanzare.

    Perché Elviro da Pescopennataro non è solo il più longevo tesserato della Fisi (Federazione italiana sport invernali), – tessera numero 8 – ma anche un esempio raro di dedizione, modestia e amore per la propria terra. Da 75 anni – dal lontano 1950 – conserva con orgoglio la patente di guida, simbolo di indipendenza e vitalità che ancora oggi lo accompagna nei suoi spostamenti tra le valli e le piste innevate di Pescopennataro e Prato Gentile (Capracotta).

    Direttore delle Poste in pensione, insegnante appassionato e “Maestro” per intere generazioni di giovani fondisti, Elviro Litterio ha dedicato la vita allo sport, alla famiglia e alla conoscenza. “Il Maestro Elviro”, come tutti lo chiamano in paese, ha trasmesso ai ragazzi non solo la tecnica dello sci, ma anche il valore della costanza e della disciplina, accompagnandoli per anni alle gare locali e nazionali con la generosità di chi fa del bene in silenzio. Nel dopoguerra contribuì alla rinascita dello sci club locale ‘E. Muricchio’, fondato nel 1920.

    Ma il suo spirito sportivo non si è mai limitato al fondo. Nel corso della vita ha praticato sci alpino, calcio, ciclismo e skiroll, affrontando ogni disciplina con entusiasmo contagioso. E ancora oggi, nonostante il secolo di vita, mantiene un fisico asciutto, un passo sorprendentemente agile e una mente lucida, che continua a stupire chiunque lo incontri. Il segreto? Mangia di tutto ma senza esagerare.

    Accanto a lui, da sempre, la signora Tullia, sua inseparabile compagna di vita, sposata il 5 gennaio 1958. Insieme hanno condiviso quasi settant’anni di matrimonio e cresciuto due figlie, Nilde e Lillina, che oggi, insieme ai nipoti, sono il suo orgoglio più grande.

    La sua storia si intreccia anche con la grande Storia: durante la Seconda guerra mondiale, Elviro ha servito come radiotelegrafista, e ancora oggi conosce perfettamente l’alfabeto Morse, che ricorda e utilizza con una precisione che stupisce i più giovani. Lettore instancabile, è anche un formidabile risolutore di enigmi: “esperto della Settimana Enigmistica” lo chiamano in paese, e non c’è cruciverba che possa metterlo in difficoltà.

    E quando non legge o non calza gli sci, lo si trova nei boschi, in cerca dei suoi amati funghi, che riconosce con un colpo d’occhio degno di un naturalista. Una passione, quella per la montagna e la natura, che lo accompagna da sempre e che testimonia il suo legame profondo con l’ambiente e la sua Pescopennataro.

    La comunità, oggi, si stringe intorno a lui per festeggiare questo traguardo straordinario. Nel fine settimana un grande evento collettivo vedrà la partecipazione di familiari, amici, concittadini e autorità, con riconoscimenti e omaggi da parte della Fisi, del Coni e delle istituzioni locali. Un tributo doveroso a un uomo che ha fatto dello sport, della cultura e della semplicità la bussola della sua esistenza.

    Elviro Litterio non è soltanto un centenario. È la memoria viva di un territorio, un simbolo di tenacia, curiosità e passione autentica. In un’epoca in cui tutto corre veloce, lui continua a insegnare – con la calma di chi ha visto molto e la forza di chi non si arrende – che la vera giovinezza è quella dello spirito.

    Auguri, Maestro Elviro: cento anni di neve, di vita e di amore.

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