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  • Eolico e biomasse, come si svende il territorio dell’alto Molise mentre Comuni e cittadini restano a guardare

    Un impianto a biomasse in località ‘Sprondasino’ a poche centinaia di metri dal Verrino e pale eoliche dell’altezza di 200 metri sui terreni di Vastogirardi e Agnone. Questa è la fotografia con cui gli abitanti dell’alto Molise dovranno fare i conti nei prossimi anni. Proprio così perché procedono spediti i lavori per l’impianto di compostaggio nei pressi dell’ex cementificio Siefic, tra Bagnoli del Trigno, Pietrabbontante e Civitanova del Sannio, portati avanti dalla società Energia Verde srl che prevede lo smaltimento di rifiuti non pericolosi. La potenzialità di trattamento risulta pari a 21.000 tonnellate all’anno in grado di produrre compostato misto da utilizzare in agricoltura. L’amministratore delegato della società è l’ex presidente dell’associazione industriali del Molise, Paolo Vacca.

    L’area viola indiva il posto dove saranno installate le sei mega pale da 200 metri

    Il nuovo progetto vedrà la realizzazione di palazzina per gli uffici; una pesa a ponte interrata; un locale tecnico per le apparecchiature con dispositivi a media tensione; un serbatoio diesel-tank della capacità di 5000 litri; un complesso per i trattamenti dei rifiuti; un magazzino; un depuratore; il comparto per la lavorazione lignocellulosico all’aperto; una cabina Mt/Bt.

    Località Sprondasino nel Comune di Civitanova del Sannio

    Sulla nascita dell’impianto sei comuni dell’area, tra cui quello di Agnone, hanno fatto ricorso al Tar Molise affidando la pratica (che mancherebbe di una relazione tecnica), all’avvocato Marco Marinelli. Il ricorso è stato necessario “al fine di tutelare l’ambiente dei vari territori che verrebbero fortemente messi in dubbio dalla realizzazione di un impianto così impattante come quello per il compostaggio di biomasse selezionate nei pressi del fiume Verrino”. Ma che punto sia arrivato oggi il procedimento resta un mistero visto che diversi sindaci contattati da l’Eco online non hanno saputo rispondere. Invece quello che è certo è come i lavori proseguono a ritmi serrati senza alcun impedimento.

    Dalla vallata del Verrino a Montarone, in agro di Vastogirardi, a 1200 metri di altitudine, il passo è breve. Proprio qui, sul crinale difronte l’Atene del Sannio, l’Enel Green Power Italia Srl installerà quattro mega aerogeneratori dell’altezza di 200 metri. Tanto per rendere l’idea 15 metri in più del pilone centrale che sorregge il viadotto Sente-Longo tra i più imponenti d’Europa. L’impianto di repowering avrà una potenza complessiva di 24 MW con un impatto visivo notevole oltre alla quantità industriale di cemento che verrà utilizzato per creare le piattaforme dove si appoggeranno le pale. Inutile ribadire come la società proponente avrà garantiti milioni di euro nel corso degli anni.

    Al tempo stesso paradossale come per l’impianto in questione non è stata prevista alcuna Via (Valutazione di impatto ambientale) come denunciato dal consigliere regionale, Andrea Greco che nel frattempo annuncia una mozione in Consiglio. Ma non è tutto visto che oltre ad Enel Green Power Italia, un’altra società, la Longano Eolica srl, in località Conicella di Capracotta impianterà altre due mega pale. In definitiva sei grattaceli stile Manhattan faranno bella mostra tra il verde incontaminato dell’alto Molise.

    Un quadro certamente originale come quello dipinto per le biomasse, ovvero un unicum per una terra notoriamente conosciuta per bellezza di boschi e prati, aria pulita e paesaggi incantevoli. La morale di tutta questa storia? I Comuni interessati dai progetti, e quindi i cittadini che vi abitano, non saranno destinatari di alcuna compensazione per quello che in molti reputano un vero e proprio danno in termini di immagine. The end.

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    5 Comment

    1. Silvia Crepaldi says: Rispondi

      Quando l uomo decide di costruire qualcosa come impianti eolici o altro, deve essere utile a tutti e controllato, non deve stravolgere l ambiente e deve essere reversibile. Ho visto le pale eoliche non le vorrei mai più vedere, posso dire solo questo. Se si fa qualcosa deve essere qualcosa di intelligente che fa vivere meglio tutti. Deve intervenire un Organo Statale che ha interesse a tutelare le persone e i territori de Molise e del Paese. S. Crepaldi

    2. Silvia Crepaldi says: Rispondi

      Ho visitato il Molise, ha il fascino di un territorio ancora vergine, soprattutto il sud, la sua bellezza è dovuta al fatto che l uomo non ha ancora stravolto il territorio. Non siamo un Popolo intelligente e lungimirante, quando costruiamo lo facciamo male. Per l amor di Dio non tocchiamo territori ancora incontaminati e se lo dobbiamo fare, facciamo qualcosa di necessario e utile a tutti.

      1. Anthony says: Rispondi

        Il territorio molisano non è affatto vergine. Ogni centimetro quadrato viene modificato dall’uomo, e lo è da oltre 2000 anni. Sei ingenuo. Il Molise è bellissimo, sì. Ma è una bellezza dell’uomo che lavora la terra. Questa proposta di questa azienda è perfetta per il Molise. Il sito così com’è ora è un disastro industriale.

    3. Ernesto borromeo says: Rispondi

      L unica cosa intelligente che si può fare e utilizzare i disoccupati per raccogliere la biomassa legnosa secca nei boschi e trasformarla in cippato , che servirà a riscaldare le case….così si risolvono problemi di INCENDI, DISOCCUPAZIONE, DISSESTO IDROGEOLOGICO E SOPRATTUTTO LA BOLLETTA DEL GAS SARA SOLO UN RICORDO……

    4. Anthony says: Rispondi

      Conosco molto bene il sito della biomassa, poiché è uno dei pochi posti dove è possibile visitare il fiume Trigno dove posso immergere i piedi nell’acqua. Il sito a biomasse oggi ha valore ambientale ZERO. Infatti il suo valore ambientale è NEGATIVO. Il sito è un vero pugno nell’occhio. Credo che questo sito sia stato utilizzato come massiccia operazione di cementificazione per le vicine massicce torri dell’autostrada del Trigno.
      Questo progetto sulla biomassa proposto è un’ottima proposta per questo sito degradato. Migliorerà le condizioni del sito e svolgerà un servizio estremamente essenziale nella lavorazione della biomassa. Si tratta di una proposta eccezionale che creerà posti di lavoro mentre ci si muove verso un’economia verde. La posizione è perfetta. L’unico rammarico è che lì non esiste la ferrovia per portare dentro e fuori la roba, come voleva Mussolini.
      Consiglierei all’azienda di creare un bel posto dove il pubblico possa accedere ai meravigliosi fiumi Trigno e Verrino per pescare e immergere i piedi nel fiume. Ottima proposta. Vorrei averci pensato. Lo sostengo al 100%.

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