ISERNIA – Sono dieci le persone tratte in arresto ed oltre settanta quelle denunciate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia nel corso dell’operazione denominata “Estate Sicura” che si è sviluppata durante il mese di luglio appena trascorso. Gli arresti sono stati eseguiti principalmente nel contrasto a quei reati ritenuti di maggior allarme sociale, come i furti, le truffe, lo spaccio di stupefacenti e le estorsioni. E’ stato inoltre operato un arresto per omicidio stradale, il primo in provincia di Isernia, dall’introduzione del nuovo reato. Le oltre settanta persone denunciate, dovranno invece rispondere, oltre ai reati contro la persona e il patrimonio, anche di reati di criminalità ambientale, contro la salute pubblica, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, contro lo sfruttamento del lavoro nero, nonché violazioni in materia di armi, stupefacenti, immigrazione clandestina fino a quelli relativi alla sicurezza stradale. Nel corso delle operazioni sono stati sottoposti a sequestro fabbricati abusivi costruiti in luoghi sottoposti a vincoli paesaggistici, riproduzioni di opere artigianali, nonché collane, bracciali ed altri monili di illecita provenienza, un fucile calibro 12, trenta munizioni del medesimo calibro, un considerevole quantitativo di sostanze stupefacenti del tipo eroina, hashish e marijuana. Recuperata inoltre refurtiva per un valore complessivo di circa quarantamila euro. Oltre cinquemila sono state le persone identificate, mentre quattromila sono stati i veicoli sui quali sono stati eseguiti accertamenti, duecentocinquanta le contravvenzioni al codice della strada. Un particolare occhio di riguardo è stato riservato al fenomeno della guida in stato di ebrezza alcoolica, spesso causa di gravissimi incidenti stradali. Circa tremilacinquecento le richieste pervenute al numero di emergenza 112, che anche in provincia di Isernia danno conferma del ruolo che l’Arma dei Carabinieri riveste quale Forza di Polizia capace di svolgere una funzione di rassicurazione sociale, nel quadro della tradizionale “prossimità al cittadino”. Interventi infatti che non hanno riguardato soltanto la prevenzione o la repressione di reati, ma anche, come è avvenuto negli ultimi giorni, semplicemente per salvare un piccolo gatto abbandonato su un’arteria principale della provincia e destinato a morte sicura, o per soddisfare una richiesta di aiuto di una anziana donna rimasta sola a casa e bisognevole di alcuni farmaci indispensabili per la cura delle patologie cui è affetta.