AGNONE – Una figuraccia che rimarrà come macchia indelebile dello sport agnonese. Una gara di volley sospesa per pioggia. Peccato che si giocava al chiuso. O meglio in quello che resta di un palasport ai limiti della decenza. Veniamo ai fatti. Domenica 7 maggio, ore 18,30, ultima gara dei playoff del campionato di serie C abruzzese-molisano.
Di fronte il Caseificio Di Nucci Agnone e Nuova Scuola Pallavolo Teramo. Gli abruzzesi si aggiudicano ai vantaggi il primo set per 25-27, dopodiché, mentre fuori imperversa un nubifragio, il terreno di gioco del vetusto impianto di viale Europa inizia ad allagarsi. Le solite infiltrazioni, arciconosciute ai più, in particolare ai dirigenti della Pallavolo Agnone, impediranno il proseguimento della gara che verrà vinta a tavolino dal sestetto teramano. Fortunatamente il match non aveva alcun valore ai fini del risultato finale, visto che entrambe le formazioni sono fuori dai giochi per la lotta alla promozione in serie B. La morale non cambia. La figuraccia (in tribuna era presente anche Annalisa Melloni, consigliere comunale e delegata allo Sport), quella resta. Da anni il palasport versa in condizioni pietose. Da anni, e questa è la cosa buffa, che dal Comune continuano a ripetere: “Basterebbero pochi interventi per ridare dignità alla struttura”, ma da anni nessun intervento è stato mai eseguito.
Zero investimenti, e questo è il risultato. Ad occuparsi della problematica anche il nostro mensile cartaceo che qualche numero fa dedicò uno speciale all’impiantistica sportiva di Agnone ormai al collasso più totale fatta eccezione della piscina provinciale. In seguito a scomodarsi anche la Tgr Molise. Riprese, servizi, inchiostro e fotografie hanno messo a nudo le pesanti falle degli impianti da gioco e di allenamento. Tutto inutile se non le solite promesse da marinai fatte da amministratori pro tempore o le balle sparate tramite tastiera da aspiranti politici che giocano a fare gli statisti. Un vera colpa se si considera che in quegli ambienti continuano a giocare e ad allenarsi quotidianamente centinaia di ragazzi.