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  • Frane, Racciatti: «Ad ogni pioggia il paese rischia di rimanere isolato». E la Provincia è latitante

    Frane e isolamento, il sindaco Racciatti si rivolge alla redazione di “Striscia la notizia”.

    Dopo aver minacciato di scaricare un camion di fango davanti al palazzo della Provincia a Chieti, dopo innumerevoli articoli di giornale con i quali è stato lanciato l’allarme, il sindaco di Guilmi, Carlo Racciatti, prova un’ultima carta, quella di rivolgersi al giornale satirico “Striscia la notizia”, per denunciare lo stato di abbandono in cui versa il comparto viabilità nell’Alto Vastese. macigni sulla carreggiata

    Alla minima pioggia il paese rischia di rimanere isolato, a causa di frane e smottamenti che minacciano la sede stradale. La Provincia, ente inutile e a questo punto dannoso, non si è ancora fatta viva nonostante le continue sollecitazioni del primo cittadino di Guilmi. Esasperato, ora Racciatti si rivolge a “Striscia” nella speranza di dare una visibilità a livello nazionale al suo problema che è poi un problema di tutti i centri montani dell’entroterra Vastese.

    Di seguito il testo inviato alla redazione di “Striscia” dal sindaco Racciatti:

    «Buonasera, sono il Sindaco di un piccolo comune del Chietino Guilmi, un paesino di 450 anime, tutti attivi e molto volenterosi, abbiamo un grave problema viario da oltre un anno, ogni volta che piove il nostro comune rimane isolato. Abbiamo già segnalato da diverso tempo il nostro problema alla Provincia e altri enti, articoli sui giornali, tv locali e tante altre manifestazioni, ma fino ad ora niente. Su quattro strade che portano al paesino una è chiusa da oltre un anno, su un’ altra si transita a fatica e con la pioggia diventa un disastro, quella principale si chiude alla minima pioggia e l’unica che si può percorrere è quella sulla quale il Genio Vivile ci ha ordinato di rimuovere il ponte che ci collega perché è ostacolo al normale corso delle acque. Siamo in Italia, io non ce la faccio più. Sono un ragazzo che fa politica per il bene del nostro territorio oramai abbandonato da tutti. Per favore dateci una mano».

     

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