Un’automobile sospetta, la tristemente famosa Audi nera, che si inoltra lungo una strada senza uscita e che raggiunge un casolare isolato alle porte di Agnone. Il tutto si svolge in pochi secondi. Il veicolo viene “agganciato” dalle telecamere di sorveglianza installate a protezione e tutela della proprietà privata. Un allarme avvisa della presenza anomala il proprietario dello stabile che esce di casa per verificare cosa stesse accadendo. Il veicolo sospetto, con una manovra rapida, fa inversione di marcia e si dilegua a velocità sostenuta. Un comportamento strano che insospettisce il proprietario del casolare in campagna.

Lo stesso, pochi minuti dopo, posta sui social le foto del veicolo sospetto con un breve, ma eloquente commento: «Segnalo un’Audi nera in perlustrazione sulla mia proprietà privata, scappata al momento in cui mi ha visto. Dispongo dei filmati qualora ci fossero altre segnalazioni». Stop. Immediatamente la rete di contatti fa il suo lavoro e la segnalazione arriva anche alla centrale operativa dei Carabinieri della locale compagnia. I militari si mettono in contatto telefonicamente con il proprietario del casolare e chiedono spiegazioni circa quanto notato. Contestualmente sul posto viene inviato un equipaggio del Nucleo operativo e radiomobile già in circuito di perlustrazione sul territorio.

L’avvistamento dell’auto sospetta si è registrato intorno alle ore 18 di giovedì in località Santo Stefano, anche se la zona viene denominata dai locali Macchie Lunghe. Si tratta di una strada interpoderale che si imbocca solo ed esclusivamente per raggiungere la masseria in campagna. Appare strano, dunque, che un veicolo, tra l’altro proprio un’Audi scura, abitualmente utilizzata dai ladri che mettono a segno furti in appartamento, si sia inoltrato lungo quella strada. A che scopo? In perlustrazione al fine di perpetrare reati contro il patrimonio? Le domande e i dubbi sono legittimi e fondati. Lo stesso proprietario della masseria isolata, infatti, ha commentato: «Non so quali fossero le intenzioni. Potrebbe essere stato anche qualcuno che si era perso. Ma vista la coincidenza del tipo di auto e come si sono svolti i fatti, ho ritenuto giusto segnalare l’accaduto».

La segnalazione, però, è stata fatta sui social, in particolare su una pagina facebook, tra l’altro privata. Solo per un caso fortuito, perché la segnalazione è stata “rimbalzata” da qualcuno alle Forze dell’ordine, i Carabinieri della locale compagnia sono venuti a conoscenza, pochi minuti dopo, dell’auto sospetta. Una telefonata al numero unico di emergenza 112, prima di postare foto e immagini sui social, avrebbe accorciato i tempi e magari la pattuglia dei Carabinieri sarebbe arrivata in quella zona cogliendo sul posto il veicolo sospetto.

Tra l’altro la strada che conduce alla masseria è piuttosto stretta, dunque l’Audi sospetta non avrebbe avuto alcuna via di fuga se fosse sopraggiunta l’auto di servizio dei Carabinieri. I controlli dell’Arma, tuttavia, si sono dipanati su tutto il territorio non solo di Agnone, ma anche dei paesi limitrofi, con la segnalazione rimbalzata anche ai comandi delle compagnie Carabinieri contermini, quali Atessa nel Chietino, Isernia e addirittura Castel di Sangro nell’Aquilano, lungo le cosiddette “vie di fuga” utilizzate dai topi di appartamento. Controlli e perlustrazioni che hanno dato esito negativo.

Resta comunque alta l’attenzione dell’Arma per contrastare reati contro il patrimonio che destano, in Alto Molise, un certo allarme sociale. Fondamentale, per una migliore prevenzione, è la collaborazione dei cittadini: al primo sospetto bisogna chiamare il 112, rimandando magari ad un secondo momento l’inserimento di post sui social che comunque sono utili a far girare la segnalazione tra i residenti, ma magari mettono in allarme anche i ladri agevolando la loro fuga.
Francesco Bottone