Carabinieri in azione contro furti ed altri reati, una persona arrestata e tre denunciate all’Autorità Giudiziaria.
Ancora un’operazione dei Carabinieri ha interessato gran parte del territorio della provincia di Isernia, per contrastare il fenomeno dei furti ed altri reati di particolare allarme sociale. I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato questa mattina all’alba il pluripregiudicato Giuliano Forte, 49enne di Sesto Campano, meglio conosciuto con il soprannome di “O’ Sceriffo”, poiché colpito da un ordine di carcerazione in quanto riconosciuto colpevole di alcuni furti in abitazione ed altri reati contro il patrimonio, commessi nel recente passato in provincia di Isernia e zone limitrofe. In virtù del provvedimento eseguito questa mattina, il pregiudicato, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Isernia, dove dovrà scontare una condanna alla pena di mesi sei di reclusione.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venafro, hanno invece denunciato un 24enne di Isernia, poiché sorpreso alla guida della propria autovettura completamente ubriaco, mettendo tra l’altro in grave pericolo la sicurezza degli altri utenti della strada. Dagli accertamenti esperiti tramite l’apparato etilometro in dotazione alle unità di pronto intervento dell’Arma, è risultato un tasso alcolemico superiore di ben tre volte il limite previsto dalla normativa vigente. Nei suoi confronti è scattato, oltre alla denuncia per guida in stato di ebbrezza alcolica, anche il sequestro del veicolo e il ritiro della patente di guida.
Infine tra Isernia e Montaquila, i Carabinieri delle locali Stazioni, unitamente a quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno denunciato due imprenditori edili, un 35enne ed un 47enne, entrambi di Sant’Antimo in provincia di Napoli, i quali si rendevano responsabili di violazioni alle norme sulla tutela e la sicurezza sui luoghi di lavoro, per non aver rispettato le previste procedure di sicurezza nei cantieri edili di cui erano responsabili, e per aver sfruttato lavoratori a nero, quattro infatti erano gli operai identificati che non risultavano regolarmente assunti.