L’hotel Rigopiano è stato costruito sopra colate e accumuli di detriti preesistenti compresi quelli da valanghe. Lo testimonia la mappa Geomorfologica dei bacini idrografici della Regione Abruzzo sin dal 1991, ripresa e confermata nel 2007 dalla mappa del Piano di Assetto Idrogeologico della Giunta Regionale. I documenti sono stati evidenziati dal Forum H2O Abruzzo. In pratica il resort è sorto su resti di passati eventi di distacco provenienti dal canalone sovrastante la montagna.
Pm, inchiesta su hotel e viabilità accesso – “L’inchiesta è alle battute iniziali, non ci sono al momento scenari diversi da quelli che tutti possono immaginare”. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, sottolineando che tra i filoni di indagine vi sono quelli “relativi a circostanze e decisioni sull’apertura e lo stato di esercizio dell’hotel e sulla viabilità di accesso a quell’esercizio”.
L’indagine sul disastro dell’hotel Rigopiano riguarderà anche “il tema delle comunicazioni telefoniche, via whatsapp e scritte” da e verso l’albergo, ha detto ancora il procuratore aggiunto di Pescara confermando che l’indagine e per disastro colposo e omicidio plurimo. “Ci sono state interferenze nelle comunicazioni – ha detto – inefficacia nei flussi comunicativi, ma al momento non tutto appare rilevante ai fini dell’indagine, anche se può essere giudicato male dai cittadini”.
“Tutta la vicenda della mail inviata dall’hotel Rigopiano è acquisita alle indagini”: ha assicurato il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, in conferenza stampa a Pescara. “per acquisito all’indagine – ha spiegato – intendo un materiale controllato e verificato, come appunto la vicenda della mail”.
“Sono da valutare gli effetti degli eventuali ritardi” nell’avvio dei soccorsi verso l’hotel di Rigopiano. Il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, ha sottolineato che “al massimo si tratta di un’ora. Avete visto quanto tempo ci è voluto per arrivare a quell’albergo. Gli effetti causali sono tutti da dimostrare”.
“Tutti i ritardi, i fraintendimenti, le incongruenze e i problemi nella comunicazione che sono avvenuti nel post-valanga hanno avuto una rilevanza causale non epocale, provocando ritardi che verosimilmente sono di circa un’ora”. A dirlo, in conferenza stampa a Pescara, il procuratore Cristina Tedeschini, titolare dell’ inchiesta, insieme al pm Andrea Papalia.