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  • Il lupo non è più a rischio estinzione, ma l’Europa vuole aumentarne il livello di protezione

    Domani, lunedì 15 novembre, si riunirà il Consiglio d’Europa a cui parteciperanno i Ministri dell’Agricoltura e della Pesca di tutti gli Stati Membri. Uno dei punti all’ordine del giorno riguarderà le diffuse difficolta di gestione delle popolazioni dei grandi carnivori, in particolare del lupo.

    «Sono intervenuto sia sul Commissario Wojciechowski che sul Ministro italiano Patuanelli, affinché si attenzionasse con particolare cura questo punto, sottolineando come ai nostri giorni non sia più necessaria una protezione assoluta di questa specie in quanto la sua popolazione è aumentata in modo esponenziale nel tempo su gran parte del territorio europeo, così come sono cresciuti esponenzialmente i conflitti con l’uomo. – spiega l’europarlamentare Pietro Fiocchi – La petizione da me promossa e sostenuta da allevatori e numerosi cittadini, per chiedere alla Commissione Europea la declassificazione del lupo da specie assolutamente protetta a specie protetta, si aggiunge alle numerose iniziative che da tutte le parti d’Europa chiedono che venga riconsiderato status di protezione della specie. Nelle lettere che ho inviato a Wojciechowski e Patuanelli ho manifestato la mia grande preoccupazione relativa alla pubblicazione, il mese scorso, del documento d’orientamento pubblicato dalla Commissione Europea, dal quale si evince una direzione contraria a quanto richiesto da allevatori e cittadini rurali europei, sembrerebbe infatti che la Commissione Europea voglia addirittura aumentare ulteriormente il livello di protezione del Lupo.

    Se ciò dovesse accadere, – continua Fiocchi – questo significherebbe, non solo non aver ascoltato l’urlo di dolore dei tanti allevatori europei predati in questi anni, ma anche la manifesta irragionevolezza di voler ostinatamente proteggere in maniera eccessiva una specie che non è più evidentemente a rischio di estinzione e che deve reimparare a stare lontano dall’uomo e dai suoi animali. Intanto mi fa ben sperare in un cambio d’approccio a livello nazionale la notizia del progetto della Regione Veneto per l’utilizzo di munizioni non letali con lo scopo dissuasivo ed educativo nei confronti del lupo, il progetto ha già restituito risultati promettenti e potrebbe definire nuovi strumenti per la gestione di questo carnivoro».

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