E’ stato di origine colposa l’incendio boschivo sviluppatosi nel pomeriggio del 18 maggio scorso in località “Colle Pidocchioso” del comune di Fara Filiorum Petri. Il fuoco è partito dalla scintilla di una saldatrice incautamente utilizzata dalle maestranze di un cantiere stradale posto sul viadotto della s.s. 81 al km 158+300.
Ad accertarlo i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Fara Filiorum Petri che, dopo una attenta attività di indagine, hanno deferito alla Procura della Repubblica di Chieti il capocantiere per incendio boschivo colposo. All’indagato si contesta il non aver adottato i sistemi di sicurezza atti a prevenire il pericolo di incendio e rischia, ai sensi dell’art. 423 bis co 2 del Codice Penale, la reclusione da uno a cinque anni.
Dalla stima effettuata dai militari, l’area percorsa da incendio, spento con l’ausilio dei Vigili del fuoco di Chieti e di un elicottero del corpo nazionale di Pescara, ha interessato una superficie di circa un ettaro costituita prevalentemente da macchia mediterranea.
«La diffusione di scintille sulla vegetazione seccaginosa in area di cantiere, come nel caso in questione, ma in generale una scarsa attenzione prestata in attività eseguite sul territorio rappresentano spesso la causa di incendi colposi. Soprattutto con l’avvio della stagione estiva non è scontato ricordare come sia importante innalzare la soglia di attenzione anche nei comportamenti quotidiani di ciascuno; a volte una dimenticanza o una leggerezza possono determinare danni irreversibili all’ambiente che abbiamo il dovere morale di tutelare» spiega la comandante del gruppo dei Carabinieri forestali di Chieti, la tenente colonnello Tiziana Altea.