Sabato 25 ottobre, alle ore 10, presso il Centro Polifunzionale “La Piramide” di Campitello Matese (San Massimo – CB), l’Ordine dei Giornalisti del Molise, in collaborazione con il Corecom e con il patrocinio del Comune di San Massimo, promuoverà un incontro di alto profilo culturale e civile dedicato al tema “La consapevolezza ambientale nella professione del giornalista. Dalla Carta di Pescasseroli al Parco Nazionale del Matese.

«L’iniziativa — organizzata anche grazie alla supervisione scientifica e al coordinamento tecnico di Massimo Mancini, referente dell’Università degli Studi del Molise — intenderà rilanciare il dibattito sulla comunicazione ambientale come strumento di responsabilità sociale e di crescita territoriale, in un momento storico in cui il Parco Nazionale del Matese è chiamato a diventare laboratorio di tutela, sviluppo sostenibile e identità comunitaria».
Dopo i saluti introduttivi del sindaco Alfonso Leggeri e di Domenico Rotondi, coordinatore dell’Associazione culturale “Togo Bozzi”, i lavori saranno aperti da Vincenzo Cimino, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, che approfondirà il valore etico della “Carta di Pescasseroli” quale riferimento imprescindibile per una deontologia della comunicazione in materia ambientale.

Seguirà l’intervento di Massimo Mancini, che illustrerà “I Monti del Matese. Gli istituti di tutela e le ragioni di un Geoparco Mondiale UNESCO”, delineando i profili scientifici e istituzionali del nuovo assetto di governance territoriale. Le conclusioni saranno affidate ad Andrea Boggia, presidente del Comitato di Gestione provvisoria del Parco Nazionale del Matese, che presenterà la relazione “Il Parco Nazionale del Matese prima del Parco Nazionale del Matese. Dalla gestione provvisoria all’amministrazione ordinaria”.

Nel pomeriggio, dalle ore 14.30 alle 17.30, è prevista un’escursione guidata di livello escursionistico tra i sentieri dell’altopiano matesino, a testimonianza concreta della necessità di un giornalismo ambientale capace di coniugare conoscenza, verità e salvaguardia del paesaggio. «In un Mezzogiorno che per troppo tempo ha rinunciato a visioni strategiche — dall’assenza di infrastrutture adeguate al rischio concreto di perdere anche la “partita dell’acqua” con la diga di Campolattaro — il convegno di Campitello Matese si configurerà come un momento di riscatto culturale e civile» commentano dall’Associazione culturale Togo Bozzi.

«L’appello che proviene dal Molise è chiaro: solo attraverso un’informazione consapevole, fondata su dati, rigore e visione, il Parco Nazionale del Matese potrà trasformarsi in una concreta occasione di rinascita per i territori appenninici» chiudono gli organizzatori.