La crisi idrica che ha trasformato in un pantano fangoso l’invaso artificiale di Chiauci si sente forte anche in Alto Molise e a farne le spese, prima degli umani, sono gli animali. Nella giornata di sabato, infatti, sulla ex statale 86 Istonia, nei pressi del bivio per Staffoli, è stata segnalata la presenza, ai bordi della carreggiata, di un esemplare di lontra.
Il mustelide è stato presumibilmente investito mentre tentava di attraversare la strada alla ricerca di un corpo idrico. La lontra infatti, nome scientifico luntra luntra, è uno dei mammiferi più rari d’Europa e a rischio estinzione. Nonostante sia la specie più largamente diffusa globalmente, con un areale che va dal Portogallo alla Corea del Sud, la lontra eurasiatica si è estinta o è a rischio di estinzione in molti paesi, a causa dell’inquinamento e cementificazione dei fiumi, della distruzione della vegetazione ripariale, della persecuzione legata ai conflitti con le attività di pesca e della caccia per la preziosa pelliccia. In Molise la presenza della lontra è stata verificata nei fiumi Biferno, Volturno, Trigno almeno dal 2016 e Fortore.
Il rinvenimento della carcassa di un esemplare di lontra sulla ex statale Istonia dimostra e conferma la presenza del simpatico mustelide anche in Alto Molise. La stima attuale della popolazione di lontra in Italia si mantiene sugli ottocento-mille individui, un numero considerato ancora ben al di sotto del limite vitale minimo, stimato in almeno quattromila esemplari, necessario per metterla in sicurezza. In Europa la lontra è protetta dalla Direttiva Habitat (43/92/CEE) e dalla Convenzione di Berna ed il suo commercio è vietato. La lontra eurasiatica è stata inserita nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate nel 2020.
Il rinvenimento della carcassa è stato segnalato, per il tramite di un volontario, al gruppo “Lontra Italia“, composto da ricercatori, appassionati e comunicatori esperti nella lontra eurasiatica in particolare sul territorio Italiano. Secondo gli esperti la carenza idrica e la perdita di flusso di fiumi e torrenti spinge gli esemplari di lontra a muoversi al di fuori della propria zona abituale in cerca di altri ambienti acquatici. Una sorta di mobilità indotta dalla crisi idrica che, come mostra il caso dell’Alto Molise, può causare una maggiore mortalità dovuta ad investimenti.
Francesco Bottone