AGNONE. L’Articolo 32, il comitato nato a salvaguardia dell’ospedale cittadino, nonostante gli impegni presi dai vertici della Asrem, non si fida e tramite una nota a firma dell’avvocato Franco Cianci, diffida la Regione Molise ad adempire a quanto stabilito dal Tar Molise che, riconoscendo il Caracciolo ospedale di area disagiata, sospende tutti i tagli operati fino ad oggi alla struttura.
Nonostante le assicurazioni del Direttore Generale e del Direttore amministrativo della ASREM molisana, confermanti alle popolazioni agnonesi, e, in particolare, agli organi amministrativi di questa città, che “tutto sarà messo a posto” e “tutto funzionerà come prima”, e, ciò, in particolare, in relazione al fatto che sono apparse notevoli infiltrazioni di acqua nelle sale operatorie del presidio Ospedaliero San Francesco Caracciolo – dovute alla neve caduta copiosamente nelle ultime settimane, che, tra l’altro, mettono nuovamente in risalto le condizioni particolari e speciali del Presidio Ospedaliero agnonese come Presidio posto in zona particolarmente disagiata, di alta montagna e per di più di confine – le promesse e le assicurazioni fornite dai detti organi non si sono ancora verificate, anche se, va detto, verosimilmente si verificheranno.
Intendiamo, però, pubblicamente invitare gli organi regionali suddetti e ricordare ad essi che:
– da parte del Comune di Agnone e da parte dei responsabili apicali del Comitato Articolo 32, è stata proposta denuncia penale alla Procura della Repubblica di Isernia in data 1.08.2014, di cui stiamo attendendo gli esiti e gli sviluppi;
– che la sospensiva operata dal TAR Molise (Rg.n.114/2014) dell’ultimo provvedimento regionale (decreto n.21 del 4.6.2014 del Commissario ad Acta), disposta in data 11 settembre 2014, non è stata ancora adeguatamente ed appropriatamente eseguita dalla Regione Molise, che si invita, pertanto, a volere provvedere ad assumere concretamente ed in tutta la pienezza della disposizione del Tribunale Amministrativo Regionale;
– che rimangono ancora del tutto scoperte la pediatria; la ostetricio-ginecologia è soltanto saltuariamente assicurata per un giorno la settimana; addirittura, è verosimile che venga tolta del tutto la ortopedia.
Il tutto in aperta violazione non solo delle disposizioni di cui alla ordinanza del Tar Molise, ma anche delle linee guida della conferenza Stato Regioni.
Diffidiamo pertanto, ed ancora una volta, la Regione Molise acchè voglia disporre tutti gli adempimenti sopra indicati.
Avv. Franco Cianci