«La riforma della legittima difesa è uno degli imbrogli più clamorosi di questa legislatura. Una norma manifesto che non rende assolutamente legittima ogni difesa e che sarà pure di difficile applicazione alla luce dell’abnormità delle parole utilizzate».
Sono le parole dell’ex parlamentare molisano del Pd, Danilo Leva, a commento dell’approvazione alla Camera della proposta di legge della Lega sulla legittima difesa.
«Non si supera il concetto di necessità della difesa e neppure quello della proporzione tra offesa e difesa. – continua l’ex deputato molisano – Si usano un po’ di termini suggestivi e dannosi, tipo il “grave turbamento”, finanche di difficile traduzione in termini pratici pur di poter esibire in tv un trofeo. Insomma, si piega il diritto penale alle logiche del consenso popolare, salvo poi addossare ai giudici la responsabilità di disapplicare una norma che il legislatore sa perfettamente essere una scatola vuota».