• News
  • Lontra investita, carcassa rinvenuta lungo il fiume Fortore

    TUFARA – Nei giorni scorsi, in agro di Tufara, nelle vicinanze del fiume Fortore, è stata rinvenuta la carcassa di un maschio adulto di lontra.
    Il mustelide è stato avvistato da personale del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione Forestale di Sant’Elia a Pianisi ai bordi di una strada comunale non molto frequentata.
    La carcassa, è stata consegnata all’Istituto zooprofilattico del capoluogo per eseguire i dovuti accertamenti tecnico-scientifici anche al fine di accertare le cause della morte, che da una prima analisi appaiono addebitabili ad impatto con un veicolo.
    Negli ultimi anni è il terzo caso di ritrovamento di una carcassa di lontra nella provincia di Campobasso, il primo nell’area del Fortore visto che per gli ultimi due casi i rinvenimenti hanno riguardato aree contermini del fiume Biferno.
    La Lontra (Lutra lutra) è un carnivoro mustelide che conduce una vita strettamente legata all’ambiente acquatico così che la sua anatomia presenta adattamenti tipici, quali il corpo idrodinamico, la pelliccia impermeabile, i piedi palmati, gli occhi adatti alla visione subacquea. In più il muso è dotato di vibrisse che consentono di individuare la preda in acque torbide; è specie di interesse comunitario inserita nella Convenzione di Berna, ratificata dall’Italia con la Legge n.503/81, quale specie di fauna rigorosamente protetta (Allegato II) e nella Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (Normativa CITES), resa esecutiva dall’Italia con Legge n.150/92 e modificata dalla Legge n.59/93, integrata dal decreto legislativo 275/01, quale specie gravemente minacciata di estinzione.
    Un tempo la Lontra era diffusa in tutti i corsi d’acqua della nostra regione ma oggi la sua presenza si fa sempre più rara, in tal senso si vuole fare opera di sensibilizzazione verso tutti, in particolare coloro che frequentano i corsi d’acqua, al fine di non compromettere la sopravvivenza della specie nella Regione Molise.

    Sostieni la stampa libera, anche con 1 euro.