Il gruppo dei volontari Telethon di Poggio Sannita aderisce alla campagna di Natale ’23 di Fondazione Telethon “Insieme” la raccolta fondi per finanziare la ricerca sulle malattie genetiche rare.
Domenica scorsa e sabato 16 e domenica 17 dicembre prossimi tornano i Cuori di cioccolato per sostenere la ricerca di Fondazione Telethon, uno degli slogan evento: “Sostienici con il Cuore”. A Poggio Sannita in piazza XVII Aprile, nel corso del week end sarà allestito il consueto banchetto, aperto dalle 10 alle 20.
Fondazione Telethon nata 32 anni fa, proprio dall’appello di un gruppo di mamme della Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM), è da sempre un’impresa formata da tutti noi per rispondere all’appello di chi lotta contro una malattia genetica rara, finanziando la migliore ricerca scientifica per dare risposte concrete ai pazienti. La ricerca per sviluppare terapie efficaci in grado di migliorare radicalmente la qualità di vita dei pazienti, per identificare malattie tanto rare quanto sconosciute e avvicinarci ogni
giorno di più a una cura. Fondazione Telethon finanzia 24 progetti, con oltre 5 milioni di euro, per la ricerca di base nell’ambito delle malattie rare, tra i partner di Telethon l’istituto Neuromed di Pozzilli (IS).
«In tutta Italia sarà possibile trovare oltre duemila punti di raccolta con circa cinquemila volontari di Fondazione Telethon. – spiega Tonino Palomba di Poggio Sannita – Tra di essi un nutrito gruppo di volontari di Poggio Sannita, che grazie al loro rinnovato impegno, allestiscono il tradizionale banchetto, presente in paese dal 2008. Da un paio d’anni le vendite dei prodotti griffati Telethon si sono allargate anche ai paesi limitrofi ed il punto di raccolta fondi alto molisano, grazie alla sensibilità dei cittadini, si è sempre segnalato fra i più generosi in regione. Quest’anno volontari si stanno già a qualche giorno impegnando con disponibilità ed entusiasmo per la buona riuscita dell’evento, con l’auspicio che tutti contribuiscano, secondo le proprie possibilità, a sostenere Telethon e la ricerca».