CAMPOBASSO – Un percorso formativo che guarda al futuro. Parliamo di medicina rigenerativa: riparare organi adulti umani danneggiati con l’intento di restituire loro l’integrità strutturale e funzionale all’organo sano. Questa disciplina potrebbe offrire nuove possibilità terapeutiche per combattere patologie neurodegenerative e alcune malattie cardiovascolari gravi e invalidanti. “Stiamo intensificando le attività di ricerca” commenta Mario Zappia, direttore generale “grazie all’impegno del professor Valentini, che ricopre contestualmente l’incarico di direttore scientifico della Fondazione “Giovanni Paolo II” e vice direttore scientifico della Fondazione “Gemelli”, molti progetti scientifici della nostra “casa madre” troveranno applicazione anche qui a Campobasso. Vogliamo offrire ai nostri pazienti, le migliori cure possibili. Per fare questo è necessario investire in ricerca e formazione del personale nell’ottica del continuo aggiornamento professionale”, ha concluso il direttore.
Un master in cui sono coinvolti numerosi professionisti della Fondazione “mi ha colpito la passione con cui i nostri operatori, e in particolare il professor Caradonna, si sono spesi per questo progetto” ha commentato Maria Teresa Mucci, direttore sanitario, “ringrazio tutti per i risultati raggiunti”, ha concluso la responsabile sanitaria.
All’iniziativa ha presenziato anche il commissario ad Acta della sanità: “è un onore partecipare a questo evento, ringrazio i promotori del master il direttore generale e la direttrice sanitaria per avermi invitato” commenta Angelo Giustini, “questa mattina si inaugura un percorso formativo che riguarda una branca della medicina che potremmo definire evolutiva. Tutto questo, probabilmente, potrebbe favorire la cosiddetta mobilità attiva e allo stesso tempo, offrire ai Molisani cure specialistiche in casa propria”.
“Il master si propone di formare nuove professionalità nell’ambito della medicina rigenerativa” commenta Eugenio Caradonna, referente dell’Unità di Ricerca e Segretario del Master “un percorso altamente specialistico promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore qui a Campobasso”.
Ha voluto portare il suo saluto anche il vescovo Bregantini, sottolineando che “la missione dell’Università Cattolica, viene pienamente realizzata, qui in Molise, dalla Fondazione Giovanni Paolo II; una “primizia” in campo sanitario che offre prestazioni di alta qualità, nel rispetto della Persona” ha concluso il Presule.
Sono interventi, tra gli altri, anche il direttore del master, il professor Giulio Maccauro e il coordinatore didattico, professor Michele Angelo Farina.
Il master in Medicina e Chirurgia Rigenerativa Polispecialistica è innovativo, multidisciplinare e consente di realizzare una formazione omogenea di diverse figure professionali che devono operare in un ambito altamente specialistico, dove le attività devono essere armonizzate e condivise, nell’ottica di una collaborazione continua. E’ fondamentale che infermieri, podologi, biologi, medici, specialisti in varie discipline conoscano la preparazione, la conservazione e l’utilizzo di fattori di crescita, materiali biologici e gli interventi chirurgici di maggiore e minore invasività correlati nell’ottica multidisciplinare; la trasversalità delle competenze assume un rilievo importante che supera i diversi profili professionali.
Il perfezionamento raggiunto dal master costituisce la base per una prospettiva di qualificazione finalizzata alla progressione nella propria professione. I discenti dovranno acquisire: approfondita preparazione scientifica e culturale nel campo della Medicina e Chirurgia Rigenerativa, un’adeguata conoscenza della normativa vigente elevata preparazione tecnico-scientifica nel campo dei materiali biologici e fattori di crescita, una conoscenza degli ambiti di applicazione della Medicina e Chirurgia Rigenerativa e una competenza adeguata per partecipare a progetti e protocolli di ricerca.
Il master, organizzato in collaborazione con la SIMCRI – Società Italiana di Medicina Chirurgia Rigenerativa Polispecialistica, nasce dall’esigenza di preparare professionalmente medici ed altre figure sanitarie all’impiego delle tecniche di Medicina e Chirurgia Rigenerativa più innovative ed efficaci, nel rispetto della normativa vigente e dei protocolli maggiormente accreditati e condivisi dalla comunità scientifica. Inoltre, è finalizzato a contribuire alla formazione omogenea delle diverse professioni che gravitano in un ambiente altamente specialistico.