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  • Spareggio salvezza all’Aragona: Agnonese creDici, puoi farcela

    AGNONE – Crederci con tutte le forze e la voglia di restare nel calcio che conta. Crederci perché l’impresa non è impossibile. Ed allora, crederci ancora fino all’ultimo respiro. All’Aragona di Vasto l’ultimo atto di una stagione altalenante vedrà l’Olympia Agnonese affrontare i padroni di casa in una gara da mors tua vita mea. Nessun calcolo, perché chi perde sprofonderà nell’inferno dell’Eccellenza regionale. A dirla tutta, alla Vastese, piazzata meglio durante la regular season, potrebbe bastare un pareggio al termine dei 120 minuti, anche se giocare per il punto sarebbe un grosso rischio visto quanto dimostrato dai molisani sette giorni fa. E proprio la sfida del “Civitelle” (3-2 per l’Agnonese, ndr) conferma, se ce ne fosse bisogno, che i novanta minuti odierni saranno aperti a qualsiasi risultato. In casa granata c’è tranquillità e la consapevolezza di disputare un match con intelligenza prima ancora di far valere doti tecniche o schemi tattici.

    Alla vigilia, Antonio Mecomonaco, tecnico imbattuto da quando è tornato in Alto Molise, predica umiltà. “In settimana il mio compito e dell’intero staff, è stato quello di far resettare ai ragazzi il successo conquistato in campionato. Questa, infatti, sarà tutt’altra battaglia, ce la giochiamo a viso aperto, con il massimo rispetto per gli avversari, ma coscienti di potercela fare. Starà a noi dimostrare quanto valiamo. Abbiamo mezzi e forze per centrare la grande impresa”.  Agnone è pronta per il grande esodo. Pronta a stringersi intorno all’avventura iniziata dodici anni fa. Andati a ruba i duecento tagliandi inviati dalla società del presidente Bolami. Almeno altri cento se ne prevedono in curva Tobruk, nonostante le condizioni meteo non promettono nulla di buono.

    Innanzitutto spero sia una giornata di sport – afferma Marco Colaizzo, patron dei granata – dopodiché non posso che ribadire come la serie D resta un patrimonio da salvaguardare a denti stretti, per la città, per l’intero territorio alle prese con serie problematiche di natura socio-economiche. In tutti questi anni il calcio ha dimostrato di essere un veicolo aggregante oltre quello di marketing territoriale. Dunque, mi auguro che i miei ragazzi – conclude Colaizzo – siano in grado di dare tutto. Se lo faranno, avremo ottenuto la nostra salvezza”. Parole di grandi speranze che non ammettono repliche. Quello di Vasto è il terzo spareggio salvezza per l’Agnonese da quando disputa il torneo di quarta serie. Il bilancio è in perfetta parità: uno vinto contro la Narnese (stagione 2008-2009), l’altro perso con il Castelfidardo (2015-2016).

    In riva all’Adriatico, Mecomonaco potrà fare affidamento su tutti gli uomini a disposizione, tranne per l’infortunato Pippo Litterio, che soffrirà in tribuna al pari dell’intera dirigenza. Rispetto a sette giorni fa il tecnico di Sulmona recupera il centrocampista Diarra e sembra intenzionato a riproporre l’identico undici ammirato sul rettangolo di viale Castelnuovo. Sulla sponda opposta la novità di rilievo è quella che Aldo Papagni, quasi sicuramente, si affiderà dal primo minuto all’estro e alla vena realizzativa dell’ex di turno Vito Leonetti, estromesso nel primo tempo di Agnone. All’Aragona previsti almeno 2500 spettatori. Duemila e cinquecento cuori pronti a battere e a soffrire per conquistare un traguardo che forse entrambe avrebbero già meritato di ottenere. Ma questo è un altro discorso. Oggi conta solo vincere. Almeno per l’Olympia. Vastese – Agnonese (ore 16,00) sarà diretta dal signor Michele Delrio della sezione di Reggio Emilia, coadiuvato da Mattia Regattieri di Finale Emilia e Lorenzo d’Ilario di Tivoli.

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