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  • Migranti, questore di Isernia in visita istituzionale ad Agnone

    AGNONE – Ancora una visita nella cittadina alto molisana da parte del Questore di Isernia Vincenzo Vuono. La prima fu per lo scottante problema inerente l’ospedale Caracciolo nel marzo scorso; quella effettuata l’altro giorno è stata la prima in forma ufficiale all’Amministrazione Comunale.

    L’insigne ospite è stato ricevuto in palazzo San Francesco, sede di rappresentanza del Comune e del Consiglio Comunale, dal Sindaco di Agnone Carosella; dalla Segretaria comunale, Miraldi; dall’assessore al Turismo, Attademo ed è stato accompagnato dai comandanti Marinelli della Polizia di Stato e Orsini della Compagnia dei Carabinieri di Agnone. Vuono ha visitato il palazzo definendolo di una “bellezza sorprendente”.

    Ha poi ammirato la collezione dei libri antichi della omonima Mostra Permanente nella sede della Biblioteca “Labanca”. “Nel colloquio avuto con il sindaco – affermano ancora dalla biblioteca – quest’ultimo gli ha esternato la situazione dell’ordine pubblico e i vari problemi che attanagliano la cittadina. Poi il discorso è caduto sul modo esemplare con il quale Agnone sta accogliendo il flusso di immigrati africani considerato anche il loro non piccolo numero in rapporto alla popolazione. Su questo tema il Questore ha avuto parole di elogio per Agnone affermando che uno dei motivi alla base della sua visita è stato proprio quello di assicurare all’Amministrazione l’appoggio incondizionato delle Forze dell’Ordine e di esprimere alla comunità agnonese i propri sentimenti di ammirazione per un comportamento, nello specifico caso, che fa onore a tutta la cittadinanza e ne evidenzia il grado di civiltà”.

    Il Questore ha potuto ammirare in anteprima la “Tavola Osca” che verrà messa in esposizione a partire dal 1 agosto prossimo ed ha firmato il registro degli “Ospiti Illustri” di Agnone. Vincenzo Vuonno, 55 anni, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, ha assunto l’incarico di Questore della Provincia di Isernia dal gennaio 2015.

    V.Labanca 

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