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  • Niente quarta dose in Alto Molise, l’Asrem non riapre il centro vaccinale di Agnone. Sindaci muti

    Quarta dose, l’Asrem apre sei centri vaccinali su scala regionale, ma esclude Agnone e l’Alto Molise. Nelle ultime ore l’Azienda sanitaria regionale ha diramato i nomi degli hub dove sarà possibile effettuare la quarta dose del vaccino anti Covid. Si tratta dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, del San Timoteo di Termoli, della Casa della Salute di Larino, del Veneziale e Auditorium di Isernia, del Santissimo Rosario di Venafro. Come risulta nell’elenco l’intero territorio altomolisano, o meglio sarebbe chiamarla terra di nessuno, è stato escluso.

    Oreste Florenzano, direttore generale di Asrem

    Ancora una volta, l’ennesima, Campobasso, sede di Asrem e Regione, non prende in considerazione la miriade di richieste da parte di anziani che vivono in un’area interna afflitta da atavici problemi di isolamento viario. Così a nulla nelle settimane scorse sono servite le tante testimonianze e istanze, raccolte dagli organi di stampa, tra cui l’Eco online, di persone ultraottantenni impossibilitati a recarsi nel primo centro vaccinale per effettuare la quarta dose. E a nulla è valsa la minaccia concreta – per la verità già in atto – di una disobbedienza civile come quella di non sottoporsi alla quarta dose se non in una struttura del territorio dove, tra l’altro, fino a qualche mese era operativo il centro di Palazzo San Francesco. Una struttura, quella del centro storico, che funzionava alla perfezione e forse per questo motivo, come già accaduto per altri servizi, è stato chiuso.

    Al tempo stesso scartata a priori l’opportunità offerta dall’ospedale Caracciolo (non sarebbe idoneo) dove interi piani sono vuoti ed inutilizzati. Sta di fatto che chi risiede a Capracotta, Castel del Giudice, Belmonte del Sannio, Pescopennataro, Sant’Angelo del Pesco, tanto per citare i paesi più periferici, dovrà sobbarcarsi decine di chilometri per avere diritto al vaccino. Non solo, perché a ciò bisogna sommare i costi di carburante per il viaggio e, nella condizione in cui non si ha un parente-autista, affittare una autovettura vista la scarsità di mezzi pubblici e collegamenti con i due capoluoghi. Nel frattempo molti anziani, malgrado le sollecitazioni da parte del call-center Asrem, si sono già rifiutati di recarsi ad Isernia o Venafro. Il tutto ancora una volta accade tra il silenzio assordante dei sindaci – eccetto qualcuno – e amministratori che alle suppliche dei cittadini, fanno spallucce o peggio ancora preferiscono voltarsi dall’altra parte. Chapeau.

    Dopotutto l’Asrem nel comunicare i nomi dei sei centri vaccinali, scrive anche: “Le vaccinazioni domiciliari, per i soggetti che non possono recarsi nei centri vaccinali, continua ad essere garantita da team di medici e infermieri, coordinati dal Dipartimento di Prevenzione. La richiesta di vaccinazione a domicilio può essere richiesta al call center covid telefonando al numero 0874.1866000 oppure inviando una e-mail al seguente indirizzo: adesionivaccinazionicovid@regione.molise.it”. Può bastare così…

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