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  • Panorama: “In Italia 410 opere incompiute. Scandaloso il caso del nuovo ospedale di Agnone”

    In Italia siamo riusciti a collezionare 410 infrastrutture incompiute, costate (finora) oltre 2,5 miliardi di euro. Un catalogo sconfortante di ponti, dighe, ospedali, scuole, tratte ferroviarie, Rsa, impianti sportivi.

    E’ l’incipit di Panorama che dedica un corposo articolo alle grandi opere pubbliche incompiute in Italia (articolo a pg 34). Nella lista nera non poteva mancare il piccolo Molise. Nella XX regione italiana sono dieci le infrastrutture iniziate e mai terminate (più del Piemonte che ne conta sette) che oggi avrebbero bisogno di 118 milioni di euro per essere termite.

    La cosa sconvolgente – rimarca il periodico diretto da Maurizio Belpietro – è quella che un anno prima di essere concluse servivano 74 milioni di euro.

    Tra i casi citati dagli articolisti, Carmine Gazzani e Stefano Iannaccone, il nuovo ospedale di Agnone i cui lavori – si legge nel report ministeriale – risultano “interrotti oltre il termine contrattuale previsto per l’ultimazione”. Fa niente per i 50 milioni dell’ultimo quadro economico; la realizzazione è ferma al 9 per cento e ne servirebbero 42 per dotare il Molise di un’altra struttura sanitaria, aggiungono sulle pagine di Panorama.

    Storia travagliatissima quella del nuovo ospedale di Agnone che nasce a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 con l’obiettivo di divenire struttura di riferimento di un vasto territorio tra Molise e Abruzzo con oltre 200 posti letto. Partono i lavori che realizzano lo scheletro e la copertura dopodiché, ad inizi anni ’90, l’improvviso stop che di fatto cancella i sogni di un’intera area di vedere realizzata un’opera imponente la quale avrebbe assicurato servizi di qualità fino alle porte di Vasto.

    Ad oggi restano poco chiare le cause che hanno portato al mancato proseguimento dell’infrastruttura divenuta nel frattempo una discarica dove abbandonare attrezzature in disuso e migliaia di esami effettuati nel vecchio ospedale. Nel frattempo la politica, soprattutto quella regionale, ha sguazzato in promesse sull’ultimazione dei lavori. Tutti ricordano quelle di Michele Iorio sui palchi delle varie campagne elettorali, nonché i 19 milioni dell’Inail annunciati da Paolo di Laura Frattura e, in realtà, mai arrivati a destinazione.

    Qualche anno fa, a tentare un colpo di coda l’ex primo cittadino Lorenzo Marcovecchio (Fdi) che premeva per riconvertire il nuovo ospedale in una casa circondariale minorile e femminile che sarebbe diventata la prima in Molise. A riguardo durante il governo gialloverde (Lega-M5S) del Conte I, Marcovecchio presentò un dettagliato dossier al sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone che stava lavorando per risolvere l’annosa questione del sovraffollamento carcerario nonché della carenza di penitenziari in tutto lo Stivale.

    Una soluzione, quest’ultima, naufragata con la caduta del Governo ma che tuttavia potrebbe essere ripresa grazie al mare di fondi che arriveranno tramite il Recovery Fund. Ad esserne convinto anche Panorama. La palla passa alla politica. Ci sarà la volontà di ultimare l’incompiuto nazionale?

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