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  • Picco di contagi dopo battuta al cinghiale, ma il sindaco smentisce: «Voci di paese»

    Sta facendo il giro del web la notizia secondo la quale ci sarebbe un focolaio di Covid19 innescato da una battuta di caccia al cinghiale. La caccia collettiva torna così nel mirino, proprio nel momento in cui le associazioni venatorie stanno chiedendo all’unisono al Governo centrale di consentire la pratica venatoria anche in zone dove sono limitati gli spostamenti in ragione delle misure di contenimento dell’epidemia. Il problema, come capirebbe anche il più fanatico degli anticaccia, non è tanto la caccia in sé, quanto le cene e i pranzi che solitamente seguono le battute collettive. La notizia, tuttavia, che collega un cluster di contagi alla caccia in braccata, pure riportata da alcuni giornali locali, sviene smentita dal sindaco del Comune interessato, quello di Ventasso, nell’appennino reggiano. «Quella dei cacciatori la ritengo una voce di paese alla quale non voglio dare particolare risalto» ha dichiarato alla stampa locale il primo cittadino Antonio Manari.

    • foto di repertorio

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