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  • Ponte Sente: 46miliari di lire per l’adeguamento sismico e il caso finì in Procura già trent’anni fa

    CASTIGLIONE MESSER MARINO – Correva l’anno 1992, ben 27 anni fa, e il ponte Sente già allora prese «la strada della Procura» perché era una macchina mangiasoldi, una sorta di pozzo senza fondo dopo appena quindici anni dalla realizzazione. Così titolava il quotidiano “Il Centro” nel giugno del 1992, in seguito ad un esposto dell’allora sindaco di Castiglione Messer Marino, Pietro Fiore. Il primo cittadino del comune montano si rivolse alla magistratura di Campobasso in seguito allo stanziamento di 46 miliardi di lire per l’adeguamento sismico del viadotto. Le cronache dell’epoca parlano di un «blitz dell’Anas», allora infatti il viadotto era gestito dall’Anas: «Il consiglio di amministrazione, presieduto dal ministro Prandini, ha approvato il primo stanziamento di 25 miliardi richiesto dal compartimento di Campobasso per intervenire sul mastodontico viadotto che collega da circa un decennio i versanti della statale 86». «I lavori serviranno ad adeguare la struttura alle più recenti norme sismiche. – continua il quotidiano abruzzese – Intanto l’ingegner Vittorio Scalesse, che progettò il ponte 20 anni fa e che dal momento del collaudo, agli inizi degli anni ’80, è responsabile per dieci anni, neanche sarebbe stato avvisato dell’approvazione della perizia di variante». Il tecnico seppe dello stanziamento solo in seguito ad una telefonata informale del sindaco di Castiglione e si premurò di effettuare una verifica sulla pila centrale, non riscontrando anomalie. «Il ponte fu realizzato tra il 1972 e il ’78, i controlli sul calcestruzzo vennero eseguiti da un laboratorio del Massachusetts» scrive ancora “Il Centro”, quindi non necessitava di alcun adeguamento sismico. L’articolo del 1992 chiude riferendo che il sindaco di Castiglione si recò presso la sede Anas per ottenere la perizia di variante che però gli sarebbe stata negata. In seguito a quel rifiuto il primo cittadino si recò in Procura. Insomma un “giallo” che va avanti da trent’anni.

    • si ringrazia Antonino Mastrangelo che ha fornito alla redazione copia degli articoli del 1992

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